La Lega si vuole allargare, crescere, piazzare bandierine. Lo fa cercando di mettere radici un po’ ovunque, a partire dal Sud, magari pure per tentare di ammorbidire un po’ le linee anti-Mezzogiorno che, nel cuore dei primi anni Novanta, erano diventate un mantra ai raduni di Pontida e che ora, a distanza di circa vent’anni, restano precedenti scomodi e antipatici. Proprio per questo, oggi sta partendo un’operazione simpatia, chiamiamola più o meno così, una strategia benedetta da Matteo Salvini in persona e che inizia a prendere corpo principalmente in Campania. Nel mirino del Carroccio finisce dunque anche una delle capitali del turismo mondiale come la penisola sorrentina.
Il summit Lega
A guidare la riscossa della Lega, per ora, ci pensa Gianluca Cantalamessa, il coordinatore campano del partito di Salvini e che alle Politiche del 4 marzo scorso è riuscito a ottenere l’elezione alla Camera dei deputati. Dietro l’angolo, nel giro dei prossimi giorni, spunta un primo vertice con alcuni simpatizzanti, sostenitori e “grandi elettori” del Carroccio. L’incontro con Cantalamessa si terrà a Piano di Sorrento, nella sede di Saec. Si tratta della società di architettura guidata dall’ingegnere Antonio Elefante, imprenditore molto noto nel ramo edilizio, “padre” dell’housing sociale di Sant’Agnello e che da assessore ai lavori pubblici del Comune di Vico Equense – nel 2014 – riuscì a centrare l’impresa storica della demolizione dell’Ecomostro di Alimuri. Alle politiche a Sorrento la Lega ha superato il 5 per cento. A seguire, Piano di Sorrento (4,3), Sant’Agnello (4,1), Massa Lubrense (3,8), Vico Equense(3,7) e Meta (3,6). Ed è qui che si capisce molto bene che la Lega ha potenzialità.