SORRENTO – Tutto è bene quel che finisce bene. Le amministrazioni comunali della penisola sorrentina blindano l’accordo per il mantenimento del Giudice di Pace. L’ufficio rimarrà aperto, sempre a Sorrento nella sede dell’ex tribunalino, almeno per i prossimi due anni. La decisione è passata al vaglio dei sindaci e la convenzione è stata rinnovata. Mancano soltanto le ultime formalità tra cui il via libera del consiglio comunale di Sorrento. Rispetto a tre anni fa, l’intesa coinvolge pure il Comune di Vico Equense. Si tratta di un dietrofront a dispetto di ciò che avvenne nel 2015 quando la giunta allora guidata dall’ex sindaco Gennaro Cinque scelse di tenersi fuori dal mantenimento del Giudice di Pace. La convenzione permetterà ai sei Comuni della penisola sorrentina di spartire le spese di gestione del presidio, circa 170mila euro all’anno.
L’accordo
L’ente capofila del progetto resta Sorrento che si farà carico del 40 per cento delle quote del contributo necessario per mantenere in attività l’ufficio. A seguire, si impegneranno nella misura del 12 per cento gli altri cinque Comuni cioè Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense. L’ultimo ok alla convenzione ci sarà tra qual che giorno quando il consiglio comunale di Sorrento dovrà approvare i termini e le spese che vengono previste dalla nuova convenzione tra i Comuni.