Il 25 Luglio del 1976 per molti di noi napoletani fu un giorno di novità. Tornati a casa per la prima volta, in televisione, si vedeva un canale che non fosse Rai, o Telemontecarlo o Capodistria.
Ancora ricordo le “battaglie” con il posizionamento delle antenne per prendere l’uno o l’altro segnale, e, ancora ne ricordo, la ricerca spasmodica, il sorriso e la soddisfazione all’apparire del monoscopio.
L’interruzione pubblicitaria era una novità, ti permetteva di andare al cesso senza perderti un frame di quello che stavi vedendo e, diventava a tratti anche utile e vantaggiosa.
Anni 70, un decennio di novità, un decennio di storia che ha segnato la vita di una infinità di persone. Tra queste novità si affacciava (e nemmeno timidamente) Napoli Canale 21. Una novità assoluta in Italia, la prima televisione a trasmettere in chiaro, gratuitamente.
C’era stato già un primo esperimento con ”Telenapoli”, Tv via cavo che, portata in casa dei napoletani, aveva avuto un discreto successo, sia in termini di abbonamenti che occupazionali, ma si sa che le cose quando funzionano e soprattutto quando funzionano da noi, devono essere distrutte e così fu.
Telenapoli fu chiusa e tutti i propri dipendenti licenziati, nonostante fosse in attivo. Perché? Perché non si poteva fare televisione, era una prerogativa destinata allo Stato, in barba all’articolo 21 della Costituzione. Il solito governo stupido.
Si dovrà aspettare “Telebiella” che venuta a “capire” l’organizzazione di Napoli Canale 21 ricorre al Tar e ottiene sentenza favorevole, e nonostante la nostra televisione Canale 21, fosse stata la prima in assoluto ad accendere in segnale in Italia passa al secondo posto per quisquiglie burocratiche.
Ma questo poco conta, la forza e la volontà di un gruppo di uomini per portare avanti un progetto; la forza e la volontà, unita agli incomparabili, inarrivabili, insuperabili artisti napoletani dell’epoca, fanno si che gli ascolti schizzino ai primissimi posti superando anche Rai. Si, gli ascolti di Napoli Canale 21 superavano di gran lunga anche Rai. La domenica con i Fatebenefratelli in “Cosi Quasi Per Caso”, Vittorio Marsiglia con “dipende da te e non dai tre”, oppure un Maurizio Costanzo che cominciava i suoi primi passi con “Attenzione”, oppure Ettore della Giovanna con la sua rubrica, Rossana della Valle, le grandi sceneggiate registrate negli studi di canale 21 e una infinità di “Storia & Storie” filmata e documentata che noi di Eduardo stiamo orgogliosamente con grande determinazione riportando in Vita.
Un vecchio adagio sentito più volte recita che un “popolo non ha futuro senza la conoscenza del proprio passato” e, Canale 21 è il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, quindi la nostra Storia.
Auguri per i tuoi 40 anni Canale 21 e grazie a tutti coloro che ostinatamente, eroicamente, hanno creduto e credono in te consacrandoti all’eternità dell’Etere.
Canale 21 è ‘o core ‘e Napule!
Pino Ecuba 25 Luglio 2016