LA CURIA NON LA CURA
Proviamo a fare chiarezza.
A Sant’Agnello erano state indette le elezioni per la formazione del nuovo Governo dell’Arciconfraternita del Gonfalone dei Santi Prisco e Agnello.
Precedentemente alla data stabilita per far sì che i confratelli e le consorelle andassero a votare, questo giornale ha posto articoli che preludevano brogli elettorali, accordi preelettorali con indicazione di voto, lista dei votanti creata ad hoc affinché si potevano garantire determinati nomi escludendo una marea di confratelli, candidati non sposati ma con prole, e chi più ne ha più ne metta.
La famiglia Gargiulo si è trovata pronta a far quadrato sul nome del Priore uscente, così come di consueto, destabilizzando gli elettori, mortificando i potenziali confratelli che potevano essere eletti.
Ancora una volta la politica che entra a gamba tesa su una questione prettamente cristiana, un unicum che schiaccia la serietà del pio sodalizio.
Ci si chiede: se il Vangelo di oggi 1° Marzo 2025 ammonisce chi tradisce la promessa di fedeltà insita nel rapporto matrimoniale: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei” (Mc 10,11), perché “ciò che Dio ha unito, l’uomo non lo può separare” (cfr Mc 10,9), cosa bisogna pensare di coloro che non sono sposati e che procreano figli?
Se un credente è ligio e rispettoso della fede e della dottrina cristiana sbaglia?
Così sembrerebbe da parte della Curia Arcivescovile di Sorrento e dell’Ufficio delle Confraternite.
Entrambi gli organismi citati stanno dando spazio alla confusione, all’anarchia più totale, alle interpretazioni personali, alla falcidia dell’insegnamento dottrinale, sì perché ormai in molti tra i rappresentanti del clero, confondono la religione e la dottrina.
Una religione è un corpus di credenze, pratiche e dottrine. Una chiesa è una religione organizzata o parte di essa. Una dottrina è un insegnamento che i credenti devono sostenere se vogliono essere in buona fede nella loro particolare chiesa.
A cosa serve il “Dicastero per la dottrina della Fede”, un incontro tra giocatori di bocce o freccette?
Di conseguenza, le menti eccelse di coloro che dovrebbero intervenire, arrivano all’assurdo, cioè decidono o pensano di decidere di espellere alcuni nomi tra gli eletti, definiti ineleggibili per le cause innanzi dette.
Siete dei fenomeni o degli esperimenti?
LA CONFRATERNITA VA COMMISSARIATA
Ed indire nuove elezioni.
Non c’è altro da fare, solo la presenza di un Commissario può ricucire uno strappo profondo, dando ragione a chi per anni non ha avuto voce all’interno della Confraternita, a chi si è visto defenestrare da una lista senza essere avvisato del perché, al mancato rispetto dei confratelli anziani, a tutto quello che è diventato lo “show” della processione pasquale non in linea con le tradizioni locali.
Ci si chiede: ecco perché il popolo dei fedeli si allontana dalla Chiesa.
Il Confratello
Rosario Salerno