Una notizia che fa male soprattutto a quanti aspettavano da tempo l’ampliamento dello stadio Italia per poter seguire da vicino la squadra del cuore, il Sorrento, impegnato nel campionato di serie C, con uno stadio non a norma per tale campionato nelle partite interne
Una vera e propria doccia fredda, inaspettata dagli sportivi ma certamente frutto di leggerezze soprattutto dagli addetti ai lavori. “Incarichi tecnici affidati in violazione del divieto di artificioso frazionamento dell’appalto”.
La motivazione, messa in evidenza sul sito dell’Arpac, l’Autorità Nazionale Antocorruzione, ” La modalità di affidamento degli incarichi tecnici per la progettazione dei lavori dello Stadio italia di Sorrento è configurabile come “violazione del divieto di artificioso frazionamento dell’appalto” previsto dall’articolo 14 del Codice degli Appalti.
E’ quanto deliberato dall’Anac, si legge sul sito nazionale dell’Associazione con atto a firma del Presidente approvato dal consiglio il 22 gennaio 2025 nell’ambito dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici.
La vicenda – si legge ancora sul sito dell’Anac – riguarda la suddivisione in tre diversi incarichi del progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di qualificazione ed adeguamento dello stadio Italia”.
Per l’Autorità con il frazionamento artificioso dell’appalto in questione, tenuto conto che la parcellizzazione della progettazione ha consentito di utilizzare lo strumento dell’affidamento diretto di ciascun incarico, “il cumulo degli importi dei vari incarichi avrebbe determinato senz’altro il superamento della soglia di rilevanza europea” eludendo in tal modo l’attuale normativa e i principi di efficacia, efficienza ed economicità a cui si deve ispirare l’azione della pubblica amministrazione.