Di male in peggio, dalla padella alla brace. Un naufragio senza fine, una “tempesta perfetta” per l’Area Marina Protetta Punta Campanella alla disperata ricerca di un ufficiale di rotta che salvi il salvabile.
Con una incredibile delibera del Cda che per alcuni versi “farà giurisprudenza” ( incarico dirigenziale ad una dipendente di una Agenzia di lavoro interinale, “lavoratore somministrato” da oltre un ventennio, (l’incarico sembra non dover eccedere i ventiquattro mesi), inquadrata con livello C3 del Ccnl, richiamo in servizio per sei mesi del direttore in quiescenza, per raggiunti limiti di età, a titolo gratuito, viene assicurata una “curiosa”, libera ed incontestata gestione all’Amp.
Nelle more di tutto ciò, il Presidente contiuna, assumendosi pieni poteri, confermando l’assurdità di tale determina, a firmare decine di mandati di pagamento, compresi lauti incarichi. in attesa della nomina del nuovo direttore.
Nomina che avverrà dopo la pubblicazione da parte del Comune di Massa Lubrense del bando da cui, tra i partecipanti, saranno scelti tre candidati da sottoporre al Cda della Riserva per la nomina.
Una situazione assurda, commentano stupefatti quanti seguono da tempo le vicende dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, da Ente di tutela ambientale a “società” di charter e “fornitrice” di boe a pagamento ( in gran parte anche a privati), lasciando non più segnalata le zone A del Vervece, della Vetara e quella di segnalamento a Punta del Capo e a Mitigliano.
” De Maio, direttore ombra, Cacace che firma… . Che senso ha promuovere una dipendente ?, F
orse ha bisogno di punteggio?”.
