Una vicenda grottesca, una “resistenza” ad oltranza, che sfocia in inottemperanza, ad un’ingiunzione di demolizione, da parte del comune di Sorrento, su un pezzo di strada Anas “privatizzata” da oltre vent’anni.
Oggi registriamo il fallimento dell’Istituzione e la vittoria “delle forze del male su quelle del bene”. Protagonista di questa vicenda kafkiana, un cittadino sorrentino, da anni in prima linea a difesa dell’ambiente, dell’abusivismo edilizio, iscritto ad Associazioni di tutela ambientali a tutto titolo e diritto, avendo percorso nella sua vita tutte le situazioni di attentato all’ambiente contestate ad altri.
Una sorta di patentino di immunità, rilasciatogli in forza del suo essere un dott. Jekyll e Mr. Hyde dei nostri giorni, un “Cicero pro domo sua”, in grado di sbeffeggiarsi di Polizia Municipale, Ufficio Antiabusivismo del Comune di Sorrento ed Autorità superiori, che gli hanno notificato l’ingiunzione di demolizione della piazzola per la sosta, “abusivamente” realizzata su suolo Anas, oltre a varie “difformità” della sua abitazione, compreso scarico nel rivolo adiacente.
Una “sfida” bella e buona, quella di continuare a parcheggiare le proprie autovetture nell’area Anas dopo aver semplicemente tolta la copertura in canne e sistemando due paletti con relativa catena per delimitarla e forse “fittarla” in futuro, con pagamento di false park card.
Siamo a Sorrento, capitale del turismo internazionale o nella “Repubblica delle Banane”. Cosa ne pensano i sodali comunicatori -amici del Vas “abusivo” compreso il giornale ” dell’altro mondo” , impegnato a consultare il calendario gregoriano, per non confondere la processione del Santo Patrono di Sant’Agnello, con quella dei riti della Settimana Santa.