Una struttura elefantiaca che non riesce a portare a termine l’ordinario o meglio lo straordinario, trattandosi di scrivere ordinanze di chiusura dell’attività a seguito di ordinanze di demolizione per abusi certificati.
E’ il Suap (Sportello unico attività produttive), il suo dirigente e, lo stesso nuovo Vice Sindaco di Sorrento, ad essere chiamato in causa da Michelangelo Scannapico, oggi responsabile peninsulare dell’Associazione nazionale “Mani Pulite” su un caso clamoroso di una struttura turistica (ristorante soprattutto) di Via Nastro Azzurro, “dopo che sono stati accertati svariati abusi (sale completamente abusive e tanto altro), aperto regolarmente alla faccia di tutte le ordinanze fatte).
E poi, la solita sconcertante affermazione: “Il ripristino èsolo per i fessi” , con riferimento alla vergognosa, unica, ordinanza di demolizione fra oltre settecento pratiche di abusi giacenti nei cassetti “chiusi a chiave” del Comune portata a termine ed eseguita, da se stesso sulla sua casa.