Ad intervenire per disinnescare la “bombetta” anti sonar rinvenuta sull’arenile della spiaggia delle “Mortelle” a Marina del Cantone saranno gli artificieri dell’Esercito Italiano (Reggimento Genio) e non gli uomini dello SDAI ( Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi, trovandosi l’ordigno non in mare ma a ridosso della remota spiaggia di Marina del Cantone. Su come sia arrivata in una delle zone più frequentate da bagnanti ed imbarcazioni alla fonda ( esistono nello specchio d’acqua antistante la spiaggia gavitelli posizionati dall’Area Marina Protetta per l’ormeggio) è un mistero che pone inquetanti interrogativi a cui bisognerà dare risposte per tranquillizzare le popolazioni locali.
La bombetta anti sonar è infatti in uso ai sommergibili durante esercitazioni militari e considerato che la profondità delle acque marine a poche miglia dalla costa va già oltre i mille metri ( lo certificano le cartografie marine ed i Gps in dotazione alla maggior parte delle imbarcazioni), si potrebbe pensare che le nostre acque, anche per la presenza di basi navali militari a Napoli,siano spesso teatro di esercitazioni militari.
Il silenzio delle autorità -mancacano comunicati ufficiali tranne l’ordinanza di interdizione della zona da parte del Comune di Massa Lubrense- è preoccupante, come l'”assenza totale” dell’Area Marina Protetta impegnata a mettere galleggianti per l’ormeggio estivo in zone di mare antistanti i “Galli” oggetto si sequestro per numerosi abusi edilizi ed all’isoltto dell’Isca dove da mesi sono in corso lavori di “ristrutturazione” in area vincolata dalla Sopreintendenza.