Com’e noto tutti i leader regimi totalitari, Mao, Stalin, Castro, facevano uso di sosia per sicurezza soprattutto nelle apparizioni pubbliche. A fare ricorso a questo espediente quasi sicuramente ha pensato una brutta copia, sbiadita e senza valore della politica sorrentina, farabutto per mestiere ed estorsore per vocazione nei riguardi del figlio, Assessore al nulla a carico della collettività (1374 euro netti mensili più 302, 88 di pensione di invalidità più altri 358, 94 di maggiorazione sociale.
Un sosia necessario leggendo la documentazione medica del giovane assessore, sfortunatamente e di questo ci dogliamo tutti, “cardiopatico”, portatore di pacemaker, epicardico con precario controllo emodinamico per frequenti crisi di tachi-aritmia, impianto di due stent in protesi cavo-polmonare per stenosi calcifica. e poi, depressione cronica e disturbi d’ansia.
Invalido con totale e permanente inabilità lavorativa al 100%.
Un sosia necessario che cavalchi incurante dei divieti uno scooter di trecento centimetri cubici di cilindrata, guidi una fiammante smart di oltre trentamila euro (precedentemente sulla dichiarazione dei redditi, poi scomparsa, un’Audi 2000 (non guidabile da chi ha una patente speciale rinnovabile ogni due anni), fuma sigari, va in palestra (chissà chi ha firmato il certificato di buona salute), in vacanza ad Ibiza, addirittura a spalare fango ad Ischia quando a malapena riesce a salire al massimo due piani a piedi!.
Un “bene” o una manna caduta dal cielo per l’incosciente probabile padre ( a questo punto ricordiamo l’antico adagio, “mater sempre certa est, pater numquam”, tanto da custodirla gelosamente chiedendo insieme al figlio, al Prefetto di Napoli, al Procuratore Capo di Torre Annunziata ed addirittura al sindaco di Sorrento, ai Carabinieri ed al Commissariato con una faccia tosta incredible ” fatta accattà da chi non ti conosce” ” adeguate misure di tutela personale” per far continuare a svolgere l’incarico pubblico affidatogli “democraticamente dal sindaco di Sorrento.
A giustifica della richiesta i presunti reati di stalking (?), calunnia e diffamazione da parte di Michelangelo Scannapieco che ha denunciato pubblicamente tutti i reati di cui si è reso protagonista da una vita il padre, pluripregiudicato, e lo scrivente “minacciato” – era presente un testimone – dal sosia guappo dell’Assessore il mese scorso, perchè in sosta su strisce pedonali.
Una denucia disperata contro chi ha scoperchiato la pentola del malaffare della famiglia Fiorentino ( due figlie del pluripregiudicato impiagate alla Fondazione Sorrento, il fratello come “supervisore degli affari del clan” ed addirittura una determina di 50mila euro più 20 della Fondazione su una mostra del nonno pittore di scarso valore, votata dal nipote “topolino cavia del papà furfante, ritirata dal “commercio” con documento-denuncia del segretario comunale inviata a tutti i consiglieri fino ad oggi inspiegabilmente senza risposta.