Ottiene il risultato sperato la “messa pezzuta” tra le stanze del potere assoluto al comune di Sorrento: ritornano le luminarie rimosse per le proteste di una cittadina dopo l’intervento risolutorio del “monarca” sorrentino, Massimo Coppola, “clone” del Re Luigi XIV ( l’ètat, c’est moi”).
Tutto bene quel che finisce bene anche se le espliciti minacce di non far sparare i fuochi in segno di protesta (la notizia è circolata già da ieri) ha riportato tutto nell’ottica del buon senso.
A “premiare” i “dissidenti” poi, l’ulteriore rilascio di concessioni di aree demaniali, ed il “miracolo” delle acque marine ridiventate balneabili.
Di seguito il comunicato del Priore dell’Arciconfraternita San Giovanni in Fontibus, Pasquale Cacace.
“Inizieranno questa sera le operazioni di rimontaggio delle luminarie in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Anna. Lo rende noto il priore dell’Arciconfraternita San Giovanni in Fontibus e presidente del comitato organizzatore dell’iniziativa, Pasquale Cacace.
“A causa di un banale fraintendimento con alcuni proprietari di appartamenti, abbiamo provveduto ieri alla rimozione della struttura necessaria all’allestimento delle luminarie musicali – spiega Cacace – Questa mattina, grazie alla mediazione dell’amministrazione comunale di Sorrento e all’interessamento diretto del sindaco, Massimo Coppola, sono state superate le precedenti incomprensioni e già da stasera si provvederà a rimontare l’impalcatura. In tempo per celebrare nel migliore del modi la Festa di Sant’Anna, alla quale l’intera comunità di Sorrento è particolarmente legata da antichi e saldi rapporti di devozione e di fede”.