Legittimare quanto di dovere
A Sant’Agnello venerdì 4 marzo presso la Reale Arciconfraternita della SS. Annunziata e Sacramento di Maria Vergine, alla presenza del Sindaco Dott. Piergiorgio Sagristani, dell’Amministratore Parrocchiale Don Francesco Iaccarino, del Prof. Aniello Clemente e dell’autore del libro su Papa Ratsinger Orazio La Rocca, vi era anche il Dr. Rosario Salerno.
Forse non tutti conoscono questo nome Rosario Salerno e non tutti sanno quanto questo uomo prima ancora di essere stato un valido professionista, si sia prodigato per questa meravigliosa città di Sant’Agnello.
La sua immagine silenziosa e oscura, umile e controversa, ha innovato seppur con estremi sacrifici, lo spirito confraternale con il segreto della sua grandezza e della sua bellezza.
Quando si pensa a questa ammirabile collaborazione che il Salerno ha profuso nelle stanze vaticane romane, affinché la Congrega del Pio Monte dei Morti dei Santi Prisco ed Agnello fosse elevata ad Arciconfraternita con Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a molti è sembrato un miracolo impossibile da realizzarsi.
Eppure la caparbietà del Dr. Rosario Salerno di far annoverare la nascente Venerabile Arciconfraternita del Gonfalone dei Santi Prisco ed Agnello, nell’olimpo tra le più acclamate Arciconfraternite d’Italia con regolare elevazione, ha reso i più saggi enormemente felici ma creando detrattori che ancora oggi ne parlano male e con disprezzo.
Eppure questa singolare persona che non ha mai chiesto nulla a nessuno e si è votato spontaneamente alla causa, facendo in modo di rendere felice una intera comunità, in religioso silenzio e senza nemmeno essere encomiato per ciò, stretto ad un angolo e quasi deriso dagli “stolti”, ha compiuto qualcosa che le persone più colte in materia religiosa hanno capito ed apprezzato.
E’ vero, gli va riconosciuta la sua appartenenza alle stanze di alti prelati, e sicuramente lo hanno aiutato in questa impresa, ma occorre chiedersi: “lo ha fatto per se stesso o per gli altri?”
Veniamo alla serata promossa e citata in premessa.
Chi ha organizzato tutto ciò? Chi ha reso possibile un evento così ben riuscito?
Sempre il Dr. Rosario Salerno. Anche questa volta lo stesso in maniera umile e sottomessa si è messo in disparte, all’inizio dei lavori era non sul palco degli invitati ma in piedi in uno scranno della chiesa. Ha lasciato il posto agli altri relatori. Ha aspettato pazientemente che gli fosse data parola e nessuno nei ringraziamenti ha citato il suo nome, quantomeno a dirgli un semplice “grazie”. (foto di Antonino Fatturusso)
Una grave mancanza da parte di tutti, sia dalla parte politica sia da quella ecclesiale.
Le sue conoscenze anche questa volta hanno funzionato? E cosa c’è di male, lapidiamolo ancora una volta, tanto è abituato a prendersi le legnate sui denti, ma sì anche il suo intervento, velato e provocatorio su alcuni importanti punti della vita di Papa Ratsinger chi li ha compresi? Rosario Salerno come Papa Ratsinger ha sempre esposto le sue idee e il suo pensiero ma con spirito di verità, senza prevalere su nessuno, senza fare morali.
Eppure eccolo lì, in uno scranno, in disparte, colui che ha organizzato tutto in collaborazione con il Priore Michele Guastaferro, ma di certo colui che ha promosso l’idea della manifestazione poi risultata vincente.
Non si può parlare di apostolato e giammai lo faremo, ma siamo sicuri che se tale fosse è per opera e mezzo del Dr. Rosario Salerno, al quale la città di Sant’Agnello dovrebbe encomiarlo come si conviene a chi ha dato e continua a dare tanto.