Mentre a Marina Piccola si discute di sequestri e dissequestri sulle aree demaniali destinate alla balneazione ed in uso a concessionari storici, a pochi passi, nell’area destinata agli anziani del comune, da giorni, centinaia di ragazzi provenienti soprattutto da comuni del circondario, usano la struttura in legno per appoggio logistico ai primi bagni estivi.
Un vero e proprio assalto, sotto gli occhi di tutti, all’arenile ed alle strutture prive di guardiania e facilmente accessibili.
Di “prescrizioni” o meglio di eventuali responsabilità in una struttura destinata alla libera fruizione ma di proprietà comunale nemmeno a parlarne.
Un tacito assenso a tutto quanto succede a Marina Piccola è la parola d’ordine vigente da tempo nel Palazzo comunale. Addirittura in questi giorni in qualche ufficio del Comune , si è tentato di cancellare la stradina comunale, occupata da costruzioni abusive, di collegamento tra il porto ed il ninfeo sottostante la villa comunale! Incredibile! anarchia assoluta. e le stelle stanno a guardare!