Fino a stamattina le strisce che delimitavano come in tutta Italia l’area di parcheggio riservata a motoveicoli in Vico I fuoro erano di colore bianco.
Poi, sono state coperte all’alba dell’8 marzo con vernice nera come la coscienza di chi da mesi continua a “chiamata”( così si giustificano i solerti pizzardoni assenti sul 99% del territorio da mesi, ad elevare contravenzioni ai motorini di quanti, operai e non, parcheggiano per andare al lavoro in un’area da sempre destinata a sosta, con regolari strisce bianche ed assensa di qualsiasi divieto.
La copertura delle strisce bianche certamente non giustifica l’operato dei vigili o meglio la cattiveria del corpo di polizia municipale (la minuscola è d’obbligo) verso i centauri che da sempre parcheggiano in quell’area e senza alcun preavviso si ritrovano multati per divieto di sosta, ma certificano l’errore di chi cerca di mettere in ritardo le toppe ad una vistosa falla organizzativa.
Multe, quindi, che si aspetta vengano cancellate in autotutela dal comando vigili per evitare denunzie all’Autorità Giudiziaria per mettere fine allo strapotere degli integerrimi pizzardoni.
Il tutto in una zona dove ognuno applica la legge a modo suo: i camion per lo smaltimento di materiali eccedenti ai lavori in corso in alcuni fabbricati della zona (ci facciano sapere i vigili dove vengono smaltiti questi materiali), anditi che impediscono l’accesso sicuro in una via comunale, lavori in corso in alcuni locali adiacenti la strada.
A tale proposito sono in tanti a sospettare lo zampino di qualche locale trasformato da semplice garage -negozio in luogo di ristorazione e bisognevole di spazio pubblico. E’ proprio il caso di dire parafrasando una celebre invettiva di Dante nel VI canto del Purgatorio ” Ahi serva Sorrento, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”.