“Ill.mo Arch. Fusco, – si legge, tra l’altro, nella missiva- da tempo vado conducendo una lotta senza soste contro l’uso distorto che taluni dipendenti corrotti che si annidano nella pubblica amministrazione e i loro sodali, usano fare del loro ruolo e delle loro funzioni sottoponendo a ricatti e vessazioni tutti coloro che hanno la necessità di sottoporre a scrutinio le loro istanze per l’ottenimento di autorizzazioni amministrative”.
“Mi permetto, in questo ambito, – aggiunge Scannapieco – di richiamare la Sua attenzione su taluni poco edificanti episodi verificatisi, anche di recente, in penisola sorrentina che rischiano di coinvolgere del tutto inconsapevolmente codesta spettabile Soprintendenza, ledendone gravemente l’immagine pubblica”.
“Come certamente ricorderà, – continua Scannapieco, entrando nel merito della denuncia – un paio di anni fa, il personale della Vostra sede fu costretto ad assistere e confortare un’anziana signora abitante a Sorrento, in località Priora, vittima di una odiosa truffa perpetrata ai suoi danni, trovata piangente e disperata mentre sostava davanti all’ufficio della Soprintendente.
La signora raccontò che professionisti di uno studio tecnico di un consigliere comunale in carica – le avevano estorto una notevole somma di denaro
dicendole che serviva per garantire l’ottenimento del parere favorevole di Codesta Soprintendenza alla pratica edilizia che aveva in corso con il Comune”.
“ La vicenda, – conclude Scannapieco – all’epoca ebbe una certa eco, fu
riportata dai giornali locali e su di essa – a quanto mi è dato sapere – sono tuttora in corso indaginidella Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Ciò premesso, nei giorni scorsi mi è capitato di apprendere, da fonti verificate e attendibili, che queste sconcertanti pratiche continuano tuttora e lo stesso studio, dietro versamento di laute somme, ha ripreso ad offrire i suoi servigi di intermediazione e accompagnamento nei Vostri confronti garantendo il rilascio del parere favorevole di Vostra competenza”. Segnalazioni gravissime, certamente da verificare, a cui necessariamente va data risposta, così come alle altre denuncie di abusivismo edilizio realizzato anche e soprattutto da appartenenti alla pubblica amministrazione sorrentina.