PIANO DI SORRENTO: DA UN GIOVANE UN MESSAGGIO “D’ASCOLTO” SUI VIZI DEL SECOLO
Parola ai giovani. Si dialoga su alcool, canne e palloncini esilaranti
In riferimento all’articolo: ALCOOL E NUOVE DROGHE ALLA PORTATA DI TUTTI del 21 dicembre 2021, pubblicato sempre sullo “Lo Strillo della Penisola”, si è dato voce a un 19enne di Piano di Sorrento, Mario Rosario D’Amora, iscritto alla facoltà di matematica dopo aver conseguito il diploma all’ Istututo nautico “Nino Bixio.”
Mario è rimasto molto colpito dal suddetto pezzo, molti suoi coetanei e adolescenti si sono visti tirati in ballo. Dopo aver riflettuto sull’argomento delineato ci tiene a dire la sua riguardo le generazioni che stanno crescendo.
“Il Covid sta mettendo a dura prova giovani e adolescenti, dopo il lockdown è come se fossimo usciti da una gabbia, desiderosi di recuperare il tempo perduto.
Possiamo dire che oggi l’informazione viaggia alla velocità della luce, per questo i ragazzi sono molto più informati e hanno metodi di risoluzione ai loro problemi apparenti e il più delle volte sconosciuti alle vecchie generazioni come l’uso dei palloncini esilaranti.
La curiosità di provare determinate sostanze è giustificata da una inconsapevolezza dovuta alla disinformazione sugli eventuali pericoli. La curiosità diviene una brutta bestia quando è accompagnata dalla ignoranza.
Si vuole crescere in fretta, si è desiderosi di fare nuove esperienze ignorando a cosa si va incontro come bere in maniera smisurata, rischiando un coma etilico, fare uso di palloncini esilaranti e canne…
Se invece di giudicare, vivere nel pregiudizio, voi adulti vi mettesse in modalità ascolto, seduti intorno a un tavolo a dialogare, sarebbe molto meglio. Abbiamo tutto il materiale per parlarne in maniera divulgativa senza peli sulla lingua.
E’ un errore della collettività avere dei tabù su argomenti così delicati, con la parola potremmo creare dibattiti e smetterla di girarci attorno come bigotti. Se parlassimo delle gravi conseguenze di tutti gli “sballi” a cui si ricorre, del loro uso, se lo facessimo con calma senza dare la caccia alle streghe potremmo avere risultati migliori.
Attaccare non ha mai concluso un conflitto a livello di idee e opinioni. Credo che sia normale che una persona ascolta solo se viene ascoltata. Io, in primis, ho ascoltato solo le persone che mi davano ascolto e mi chiedevano come la pensassi.
Queste poche persone che non hanno ignorato i miei pensieri hanno influenzato la mia vita. Diamo ascolto senza ergerci a giudici.
Tutte le persone che surclassavano la mia voce, facendo capire che la mia opinione non contasse nulla, li ricordo con un’aria di menefreghismo, mi hanno lasciato un bel niente. Il mio suggerimento alle vecchie generazioni è invitarli a capire i giovani e cercare di aiutarli. Se ascoltasse quello che cercano di dire in ogni momento della loro vita potreste avere più influenza su di loro.
Forse anche addirittura rompere il distacco che c’è nella differenza di età e avere un nuovo amico/a che potrebbe dare un consiglio o supporto morale, unico del suo genere. Provare per credere”.
I giovani non si sentono compresi, un dato di fatto che emerge da questa intervista, Mario invita noi adulti a promuovere il dialogo, un dialogo costruttivo che mira anche e soprattutto ad informare visto l’analfabetismo funzionale che caratterizza la nostra società.
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