Con Piero Pepe scompare un impareggiabile custode e testimone della grande tradizione del teatro napoletano. Straordinario attore di eccellente talento, in lui colleghi, allievi, pubblico riconoscevano incantati un gigante del teatro, un maestro e una guida, un professionista unico capace di trasformare il mestiere in arte, le parole in poesia, l’interpretazione in suggestione, il teatro in rito sacro. Sapeva ammaliare il pubblico tenendo la scena da solo, senza sosta, cantando, recitando, interpretando, passando senza prendere fiato da un registro all’altro, padrone come pochi dell’arte dell’intrattenimento. Sapeva entrare nel cuore di personaggi diversissimi imprimendo loro una verità e una intensità coinvolgenti. Maestro anche nella vita: di serietà, lealtà, umanità, ironia, disponibilità, generosità, gentilezza e smisurata umiltà. Ha passato buona parte della sua vita sulle scene, tra tv, cinema e teatro, a fianco dei più grandi: Luisa Conte, Roberto De Simone, Eduardo De Filippo, Armando Pugliese, i Fratelli Giuffrè, Carlo Croccolo, Cochi Ponzoni, Mario Valdemarin, Vittorio Caprioli, Giuseppe Patroni Griffi, Isa Danieli, Massimo Ranieri, Sergio Castellitto, Nanni Loy, Gaetano Amato, solo per citarne alcuni. Amante della formazione dei giovani talenti, dirigeva l’accademia teatrale ‘La Nuova Bottega’. E’ scomparso a pochi giorni dal suo compleanno, 76 anni, come i più grandi, Shakespeare e Proietti: nascita e morte, un cerchio che si chiude, come un ultimo, drammatico colpo di scena. Caro Piero, mio grande Amico, sei stato Grande in tutto, Arte, Cuore e Umanità. Grazie di aver reso il mondo migliore abitandolo, grazie della tua Arte immensa che ci resta, con i ricordi della tua Umanità, per sempre.
Carlo Alfaro