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SORRENTO: MULTATO SENZA MASCHERINA, CHIEDE AL COMANDANTE DEI VIGILI ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA DEL VERBALE - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

SORRENTO: MULTATO SENZA MASCHERINA, CHIEDE AL COMANDANTE DEI VIGILI ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA DEL VERBALE

SORRENTO: MULTATO SENZA MASCHERINA, CHIEDE AL COMANDANTE DEI VIGILI ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA DEL VERBALE

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C’è chi può e chi non può. Io può.

Certamente  un lontano pensiero avrà fatto il dirigente del Comune di Sorrento, pensando alla famosa frase del principe della risata nel suo famoso film, Totò, Peppino e la….malafemmina, al momento di presentare ricorso avverso un verbale con il quale due agenti della Polizia Municipale gli contestavano il mancato uso della mascherina nei pressi di un bar sottostante la Casa Comunale.

Senza entrare nel merito delle motivazioni di annullamento addotte, (mascherina abbassata per bere un caffè-  la foto dimostra il contrario -, di aver ottemperato subito all’invito del vigile presente ad indossare subito la mascherina – molti cittadini con la mascherina abbassata sono stati multati senza appello, il luogo era frequentato da altre numerose persone), rilevate dal ricorrente, peraltro dirigente comunale (sono in tanti i cittadini ad aspettare l’esito), ci soffermiamo solamente su un particolare di estrema importanza . Il ricorrente  infatti, scrive tra l’altro che il verbale gli è stato contestato solo 6 giorni più tardi e non subito. Ebbene è importante ricordare che la vigilessa anche su sollecitazione di un cittadino intervenne subito, chiamando il comando, contestandogli immediatamente il reato e non dopo 6 giorni.

“Quisquilie, pinzellacchere”, avrebbe ancora una volta esclamato il principe della risata in arte Totò mettendosi nei panni della vigilessa che contesta un reato ad un dirigente del comune da cui dipende.

La verità è che ci troviamo ancora una volta davanti al caso di un cittadino che si sente tutt’ora danneggiato da un solerte dirigente comunale “marcato a vista” dallo stesso, un dirigente accusato di “grossi reati” dal cittadino, con striscioni pubblici, accuse precise con nomi luoghi e date dei presunti reati, pubblicazioni giornaliere su Fb, senza che nessuno, fino ad oggi intervenga.

“Totò, Peppino e la….malafemmina edizione 2020″dove “ogni riferimento a persone esistenti  o fatti realmente accaduti è puramente casuale”.

I cittadini, quelli multati nel quotidiano dai solerti vigili aspettano con ansia il risultato del ricorso, per prepararne altrettanti  nel caso di accoglimento.

Gaetano Milone

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