Per evitare che “mentre il medico studia, l’ammalato muore” le Associazioni “Conta anche Tu”, Vas (Verdei ambiente e Società Onlus Sorrento), “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione” e “La Grande Onda”, investono il Ministero dell’Ambiente, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, la Direzione Marittima di Napoli, la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e la Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, la Soprintendenza Archeologica, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ed il Comune di Sorrento, di una dettagliata denunzia sul “Mancato ripristino della vecchia stradina a monte degli stabilimenti balneari del Lido San Francesco” a Marina Piccola.
Il ripristino del tratto di via comunale e dello stato dei luoghi (altri numerosi abusi vengono segnalati), dopo il sequestro degli stabilimenti balneari ed il successivo dissequestro con concessione di proroga per consentire ai vari gestori la ripresa dell’attività a condizione che fossero eliminati da subito gli abusi più lievi e l’impegno di totale ripristino e la riapertura della stradina di collegamento tra l’area portuale e la spiaggetta dell’hotel Syrene, a cui fece seguito permesso a costruire del comune di Sorrento, per detto ripristino, entro il 31 dicembre 2020,data di scadenza delle stesse concessioni, fino ad ora non avvenuta.
Pertanto le Associazioni preoccupate di una eventuale ulteriore”proroga” da parte del Comune, diffidano, i partecipanti al tavolo Tecnico a “disapplicare le proroghe delle concessioni balneari, non conformi all’ordinamento europeo come confermato da numerose Sentenze del consiglio di Stato, all’ “Attivazione del procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’Assegnazione di tutte le concessioni demaniali Marittime ed all’applicazione dell’art.49 del codice della Navigazione”.
Una diffida pesantissima, un rischio per tutti i concessionari non in regola con le norme urbanistiche di “revoca” delle stesse Concessioni.