Arrivano a Sorrento le prime mascherine del lotto inviato da Gianluigi Aponte destinate ai Vigili Urbani ed ai ricoverati della Casa di Riposo di Sant’Antonio. Una vicinanza totale del Presidente della Fondazione Sorrento, Gianluigi Aponte, “trasmessa” ai sorrentini dall’instancabile e concreto Amministratore Delegato, Gaetano Milano, da sempre in prima linea in questa battaglia terribile contro un nemico invisibile. “Nonostante il momento non facile MSC e Gianluigi Aponte sono vicini al nostro territorio. Le mascherine sono una restituzione di un gesto di solidarietò nei confronti di MSC da parte di ditte cinesi aiutate da quest’ultima allo scoppio dell’epidemia e MSC ha pensato che il territorio potesse averne bisogno”.
Abbiamo ritenuto importante parlare di un’altra azione di solidarietà messa in essere, questa volta, da imprenditori sorrentini, sempre attraverso la Fondazione Sorrento, che concorre ad unire l’Italia non solo geograficamente, in questo periodo di emergenza e di paura.
Un gemellaggio ideale sulle ali della solidarietà. Una storia di quelle che avrebbero fatto felice Edmondo De Amicis che ne avrebbe scritto un capitolo nel suo famosissimo romanzo “Cuore”. La descriveremo come”favola” per il suo insegnamento morale, di quelle a lieto fine è dei giorni nostri e vede come protagonisti imprenditori bresciani ed un ristoratore sorrentino Peppe Aversa, patron del “Buco”. I primi “assesdiati” dal micidiale Coronavirus hanno bisogno immediato di far trasferire un ospedale da campo da una località all’altra. Si rivolgono all’amico sorrentino che a sua volta interessadel problema Gaetano Milano, anima della Fondazione Sorrento che si mette in contatto con il presidente Gian Luigi Aponte che in tempi rapidissimi fa giungere a Bergamo propri container che provvedono al trasferimento. “Non so come ringraziarvi – formalmente – perchè in questo momento di formale non c’è niente, stiamo vivendo una guerra, una guerra mai vista, una corsa al tempo per i soccorsi – scrive Alessandra della Croce Rossa di Bergamo rivolta ai suoi amici sorrentini, e, dal profondo del cuore -rivolta ai capitani della Msc , un ringraziamento particolare – perchè credo da quello che ho capito che la vostra divisa da dosso non ve la siete mai tolta”.