Siamo stati tirati in ballo, noi del lo strillodella penisola, questa mattina con un post su facebook, da una aspirante giornalista, (scrive a f(r)asi alterne su un famoso blog della penisola sorrentina, docente in un istituto superiore della penisola sorrentina, scrittrice a tempo perso, colpevoli di aver scritto della positività al coronavirus, del proprio genitore,quali “menzonieri, allarmisti, mal pensanti e pettegoli” ed ancora con chiamata diretta ” dopo gli articoli e gli “strilli” di pseudo giornali tutt’altro che attenti alla veridicità dei contenuti…”, “un’ esilerante “Caccia alle Streghe” ed ancora la Stregaccia che è in me (autoconfessione). La colpa nostra, come quella di altri colleghi che certamente non bisognevoli di avvocati difensori, è stata quella di avere in modo asettico, senza scendere nei particolari, scritto, come semplici cronisti, astenendoci da commenti che faremo dopo della dolorosa vicenda del papà positvo al coronavirus e successivamente della mamma (invitiamo tutti a leggere il nostro articolo). Ebbene cara professoressa tuttologa, la nostra unica colpa è stata quella di non avere voluto creare scandali su quella dolorosa notizia astenendoci dal narrare come realmente erano andati i fatti, per carità cristiana! Infatti la notizia giuntaci parlava di un allarme sanitario al centro dialisi di Sant’Agnello dove era transitato un uomo (suo padre) con febbre, non segnalata da alcun medico ( gravissime le responsabilità), successivamente positivo al Coronavirus sebbene lo stesso sindaco di Meta, Tito giudiziosamente dichiarava di aspettare conferma dallo Spallanzani di Roma. A Sant’Agnello, nel frattempo si procedeva alla sanificazione dei locali ed ad accurate indagini sulle persone in contatto con suo padre. (Tutto regolarmente omesso nell’articolo per non creare allarmismi). Lei nel frattempo invece di osservare un religioso silenzio si affrettava a dichiarare o meglio a scrivere delle ottime condizioni di salute di suo padre “che con le sue gambe si recava a fare la dialisi, a Napoli, in ambiente sterile”. Successivamente la positività anche di sua madre. da noi non riportata volutamente, forse le imponeva un prudente silenzio ora rotto da accuse gratuite ed invettive ed ingiurie a destra e a manca e a chi da una vita fa il giornalista di mestiere con rigore professionale, prima con il Mattino, successivamente a Napoli quale addetto stampa dei vari Governatori della Regione Campania, dirigendo prestigiose testate giornalistiche tra cui Quì Napoli, Sireon, lostrillodellapenisola e tuttosanita.com.
Accuse gratuite che noi rimandiamo al mittente, riservandoci ulteriori precisazioni, accompagnandole da una frase del Manzoni, attuale in questo periodo di peste del ventunesimo secolo, ” Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. Gaetano Milone