Venerdì 31 GENNAIO 2020 ore 15:30
Liceo dell’Arte e della Comunicazione
“Giorgio de Chirico”
Aula magna- Auditorium
“Ospitalità Diffusa e Diffusione del Turismo nell’area vesuviana:
Riflessioni e Stimoli per una sfida da non perdere”
1° Congresso associativo Rete Vesuviana di Ospitalità Diffusa
PROGRAMMA
Ore 15:30 Accreditamento Delegati e Registrazione Partecipanti
ore 15:45 Apertura lavori ad opera dott.ssa Elena Ferrigno – moderatore – vice presidente AreV-OD
ore 15:50 Insediamento presidenza del congresso e commissione elettorale
ore 16:00 Benvenuto : prof. Felicio Izzo – Dirigente scolastico del Liceo dell’Arte e della Comunicazione “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata
ore 16:10 Relazione introduttiva “Best practices: (piccolo) Sistema Turistico Vesuviano” avv. Aldo Avvisati presidente AreV-OD
ore 16:30 1^Relazione “Il turismo glocale: note storico-sociali” – prof. Lorenzo Cuna – dirigente scolastico I.C. “C. Chiominto” di Cori
ore 16:50 2^ Relazione “Turismo slow: la qualità della lentezza come alternativa”-Mauro Avino dott. Scienze Gastronomiche Univ. Pollenzo”
ore 17:10 interventi istituzionali*
ore 17:40 Dibattito in plenaria
ore 18:30 Elezione organismi dirigenti
ore 18:45 Conclusioni
ore 19:00 Termine dei lavori
Sono stati invitati i 7 Sindaci del comprensorio vesuviano in cui si trovano strutture AreV-OD
“Ospitalità Diffusa e Diffusione del Turismo nell’area vesuviana: Riflessioni e Stimoli per una sfida da non perdere”
Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 15.30 nell’aula Magna del Liceo dell’Arte e della Comunicazione “
Giorgio De Chirico ” di Torre Annunziata si svolgerà il primo congresso associativo della Rete Vesuviana di Ospitalità Diffusa (Arev-OD).
L’incontro – nella forma di convegno dal titolo decisamente esplicito ” Ospitalità Diffusa e Diffusione del Turismo nell’area vesuviana: Riflessioni e Stimoli per una sfida da non perdere ” – vuole essere anche un’occasione di confronto, sul tema del turismo nel nostro territorio, con tutti gli interlocutori interessati: istituzioni, associazioni, operatori economici. In particolare l’evento intende promuovere una riflessione su una nuova concezione di turismo, di fatto individuato nel brand lessicale
di “ospitalità diffusa”, ma ancor più, nello spirito che lo ispira, nell’aggettivo “olistico”. Infatti, proprio in ossequio al più intimo significato di olismo, coinvolge diversi ambiti e settori, ponendo al centro della proposta il totale benessere del turista/viaggiatore in armonia con il complementare “scenario” del luogo/comunità con la sua storia e la straordinaria molteplicità delle sue tradizioni.
L’intento è quello di scardinare le consuete divisioni amministrative (comuni, enti …) o sottese ad un miope e anacronistico campanilismo e introdurre il concetto di distretto geografico e culturale, ma colto nella sua dimensione di palcoscenico assoluto – “glocal” secondo la formula di Bauman – armonizzando le pratiche tanto nella direzione dell’ecosostenibilità, quanto in quella dell’offerta integrata
Un turismo che individua nelle relazioni umane e non solo ed esclusivamente nella visita ai luoghi e alle attività di interesse la sua più intensa attrattiva. Un modo per avvicinare il turista a quella parte di
anima mundi declinata nella specificità del genius loci , capace di alimentare il genio individuale
ma anche di trarre da esso, a sua volta, ispirazione. Il “genio”, appunto, quello che nel nostro dialetto definisce la predisposizione, l’inclinazione, il talento. Ma anche l’affetto, il sentire più intenso e vero.
Anima mundi, genius loci, genio individuale. Tre antiche formule a indicare un percorso nuovo, ma orientato dalla tradizione, che definire“ospitalità diffusa” o turismo olistico o glocale o slow è solo un dettaglio. Quel che conta veramente è lo spirito col quale tentare di risolvere qualcuna delle contraddizioni del nostro territorio/cultura/civiltà: coniugare il Mare con la Montagna, recuperare il passato per farne occasione di futuro, passare dalla logica dell’individualismo ad un’etica
della condivisione in un’azione di sistema, far coincidere l’interesse e il benessere individuali con quelli della comunità.