Sorrento, 18 gennaio 2020 – L’Associazione “Ars Harmonia Mundi”, presieduta dall’artista di fama internazionale Letizia Caiazzo, ha curato presso la Sala Consiliare del Comune di Sorrento l’evento di presentazione dell’ultimo libro del fondatore del movimento di pensiero “Esasperatismo – Logos & Bidone”, Adolfo Giuliani, ‘A Jonta (Tullio Pironti editore), unitamente alla mostra di arti visive “Esasperatismo aperto” allestita da Letizia Caiazzo e Ottavia Patrizia Santo. Il termine che dà il titolo al testo di Giuliani, come si apprende nella prefazione della professoressa Clementina Gily (già docente di Estetica/Educazione all’immagine dell’Università Federico II) era, nel linguaggio della Napoli antica, l’aggiunta del panettiere all’acquisto della “palata”, di peso irregolare, per “fare” il peso giusto. E l’autore ripesca la parola dalla sua memoria infantile per testimoniare il piacere del bambino quando riceveva questo pezzetto di pane in premio per essere stato buono durante le peregrinazioni per la “spesa” accanto alla madre. Il termine diventa così viatico del ricordo della gioia dell’infanzia lontana, quando, nel suo “piccolo mondo antico”, il dono di un poco di pane regalava un sorriso al piccolo “scugnizzo”, qual era l’autore, che ha vissuto la Grande Guerra, partecipando alle Quattro Giornate di Napoli del ’43. A presentare il testo, accanto alla Caiazzo, il Console onorario dell’Uzbekistan avv. Vittorio Giorgi, il Presidente dell’Associazione Culturale Itinerante dott. Gino Iorio, la Presidente della Fidapa Calazia prof.ssa Raffaella Carli, i critici d’arte prof. Domenico Raio e ing. Carlo Roberto Sciascia; moderatrice la giornalista Adele Paturzo, mentre l’attore e poeta Ciro Ridolfini e l’artista e poetessa Elena Tabarro hanno letto alcuni passi significativi del libro. Alla annessa mostra di Arte contemporanea hanno preso parte numerosi artisti aderenti al Manifesto del movimento: Letizia Caiazzo, Nunzio Capece, Giuseppe Caputo, Lucia D’Aleo, Rosanna Di Carlo, Antonio Di Costanzo, M. Rosaria Di Marco, Anna Di Maria, Leonilde Fappiano, Marco Aurelio Fratiello, Stefania Guiotto, Assunta Improta, Paolo Lizzi, Marinka, Claudio Morelli, Ivan Giuseppe Persico, Silia Pellegrino, Elena Tabarro. “Esasperatismo- Logos & Bidone” è un movimento culturale innovativo e rivoluzionario ormai ventennale che, nato a Napoli, ha riscosso crescente interesse, partecipazione e curiosità sul territorio nazionale per originalità e condivisibilità di temi e spunti proposti. Adolfo Giuliani ha già teorizzato il suo Movimento in altri testi: “La parola al Bidone- Pensieri esasperatisti”, “Esasperatismo- Pericoli Globali”, “Il Trebbeto”, sempre editi da Pironti. Come ha raccontato nei suoi libri, nel maggio del 2000, ha avuto l’intuizione di creare il Movimento allo scopo di dare un messaggio forte, mediante la cultura, sui pericoli incombenti per la Terra e per l’umanità, ma anche per indicare la speranza di un futuro migliore, di fronte all’esasperazione per un periodo storico come il nostro, che è testimone di una crisi senza precedenti, in tutti i settori, economico, politico, sociale, morale, civile, educativo, ambientale. Il movimento, partendo dalla constatazione oggettiva del grado di esasperazione cui ci ha portati il vivere quotidiano, tra ambiente violentato, scienza scellerata, arte non più fruibile, cattivo rapporto dell’uomo non solo con la Natura e il territorio, ma persino con gli altri uomini e con se stesso, propone di passare dall’essere semplicemente “esasperati” a diventare “esasperatisti”: angoscia e rabbia possono trovare asilo, riconoscimento, confronto e speranza di rinascita attraverso la mobilitazione degli operatori nel settore di arte, letteratura, cultura. Il termine creato da Giuliani per definire il suo movimento è stato inserito dapprima tra i neologismi nell’Enciclopedia Treccani dal 2007 con la definizione: “Movimento artistico che denuncia l’esasperazione del vivere contemporaneo”, e ora è presente anche nel vocabolario italiano. Icona e simbolo del movimento è un bidone, “apparentemente vuoto, arrugginito, ammaccato, scalciato e sballottato, ma riempito da espressioni creative, da segni e colori, da parole, da poesie, che lo rendono sempre più ricco di messaggi e contenuti”. Specifica Giuliani: “L’Esasperatismo denuncia i mali del mondo, e il bidone, che è simbolo di sofferenza umana, promuove la speranza di trovare un rimedio al disastro che un progresso male interpretato e mal gestito ci ha procurato. Partire da Napoli con un messaggio per il mondo non è stato facile, e tuttora notevoli sono le difficoltà. Ma oggi siamo presenti per testimoniare, ancora una volta, il nostro impegno”. Giuliani si scaglia col suo movimento contro l’attuale mentalità dell’uomo-creatore, volto alla ricerca continua dei propri piccoli e meschini interessi del momento, l’hic et nunc dei romani, spronando l’umanità a produrre denunce ambientali e morali che siano dettate da sentimenti puri, profondi e spontanei, di sofferenza e preoccupazione per i pericoli della deriva della realtà contemporanea. Esasperati da tanto degrado, infatti, secondo gli aderenti al movimento, occorre fermarsi a riflettere e meditare per affermare la speranza di rinnovare la vita, che deve essere riempita, scritta, vissuta con i nostri segni personali, frutto della nostra creatività contro la deriva totale del mondo. Attivissimo e brillante con le sue splendide 86 primavere, Adolfo Giuliani, napoletano, è stato docente di Educazione tecnica nelle scuole secondarie di primo grado, e si è specializzato nell’insegnamento a favore degli ipoacusici. Restauratore di opere d’arte, è gallerista e ha curato diverse esposizioni di carattere internazionale. “Serata ricca di emozioni, di ricordi, di impegno per un mondo migliore”, ha dichiarato in conclusione l’anima dell’evento, Letizia Caiazzo, sempre in primissima linea nel promuovere a tutto campo la cultura e l’arte sul territorio nazionale, aggiungendo: “Ringrazio, in qualità di presidente dell’Associazione Ars Harmonia Mundi, tutti gli artisti che hanno partecipato dimostrando piacere, entusiasmo e amore nell’esserci, un grazie particolare per l’amicizia e l’affetto che mi dimostrano a Adolfo Giuliani, Carlo Roberto Sciascia, Gino Iorio, Ciro Ridolfini ,Elena Tabarro, Leonilde Fappiano, Ottavia Patrizia Santo, e all’amico, sempre disponibile a darmi una mano, Claudio Morelli. Un grazie e un abbraccio alla moderatrice e amica Adele Paturzo, e non ultima all’amministrazione comunale, che ha permesso all’Associazione Ars Harmonia Mundi di realizzare questo incontro-evento sempre in un’atmosfera di cordialità, sincerità e amicizia”.
Carlo Alfaro