C’erano tutti i suoi amici. Quelli veri, venuti anche da lontano per partecipare al rito religioso d’addio a Nicola Buonocunto, concelebrato nella cattedrale di Sorrento dal vice parroco don Enzo Meglio e da don Francesco Saverio Casa assistiti dai confratelli dell’Arciconfraternita del Santissimo Rosario con il priore Carlo Incoronato, tra i labari dellAssociazione sottufficiali d’Italia sezione sorrentina, l’Associazione Combattenti e reduci sezione penisola sorrentina, Mutilati ed invalidi di guerra, il centro Polifunzionale della Terza Età di Sorrento e le varie Sezioni provinciali dlle Associazioni Bersaglieri con il labaro regionale. E poi la sua famiglia, la moglie Maria Rosaria, i figli Franco e Massimo, le nuore Laura e Loredana, i nipoti Maria Francesca, Ettore e Nicola, il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, l’ex assessore agli Eventi del Comune di Sorrento, Mario Gargiulo, rappresentanti di società sportive, il mondo dello sport, il calcio femminile (Nicola era stato presidente della Real Sorrento), quello della scuola, gli amici giornalisti Antonino Siniscalchi , Gaetano Milone, Luigi Garbo. Tutti motivati a dare l’ultimo saluto a Nicola espressione autentica di galantuomo d’altri tempi, capace organizzatore di eventi socio-benefici e cittadino benemerito di Castellammare di Stabia, suo paese d’origine e, dell’amata Sorrento oggi particolarmente triste per la scomparsa di uno dei suoi uomini migliori.
Related Posts