Regionali Campania, Scalzone ritira la candidatura. Rivellini (Pi): persona corretta e responsabile
Napoli, 18 mag – “Ho deciso a norma della legge e secondo la giurisprudenza (quinta sanzione, decisione 1 Ottobre 1998 n 1384) di ritirare formalmente la mia candidatura. Lo faccio per evitare ogni strumentalizzazione e consapevole della mia innocenza, già accertata per alcune contestazioni, e in attesa della assoluzione per i reati associativi come è avvenuto per chi ha chiesto il rito abbreviato. Voglio dare l’esempio, consapevole della mia innocenza, perche’ non ci siano ombre o danno alla mia lista, alla coalizione ed al presidente Caldoro”. Così in una nota AntonioScalzone, candidato nella circoscrizione di Caserta nella lista ‘Popolari per l’Italia’ guidata dal leader nazionale Mario Mauro e dal coordinatore regionale Enzo Rivellini. “Ringrazio l’amico Antonio Scalzone, che ha dimostrato di essere persona corretta e responsabile, ritirando la sua candidatura per evitare strumentalizzazioni degli avversari politici”. Così il già parlamentare europeo e dirigente nazionale di Pi, Enzo Rivellini. “Ha sempre dimostrato nella sua attività istituzionale – prosegue – di essere un ostacolo alla camorra e alla mafia extracomunitaria e forse proprio per questo, alcuni pentiti, già smentiti in altri processi, lo hanno accusato”. Domani martedi 19 alle 12,30, in conferenza stampa, presso il comitato elettorale di Stefano Caldoro (Hotel Mediterraneo, Napoli) Scalzone dimostrerà, con documenti alla mano, la sua correttezza. “Da coordinatore regionale dei Pi nel frattempo, non posso – prosegue Rivellini – che sottolineare la differenza fra noi e “gli altri”. Di fatti mentre altri, gli ‘impresentabili’ li mantengono in lista e furbescamente dichiarano di non votarli, noi, pur consapevoli della correttezza di Antonio Scalzone, dimostrata nella sua attività istituzionale da Sindaco e pienamente fiduciosi dell’operato della magistratura, che già in altro procedimento lo ha prosciolto perché ‘il fatto non sussiste’, lo abbiamo invitato a ritirare la sua candidatura, cosa che lo stesso ha prontamente accettato”. “Un’ulteriore riflessione – conclude Rivellini -, Scalzone secondo la Legge Severino è candidabile ed eleggibile, perché imputato e non condannato, mentre De Luca è candidabile e non eleggibile, perché condannato in primo grado”. LA CANDIDATURA