Dei diciotto aspiranti all’incarico di direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, solamente tre saranno i prescelti dalla Commissione comunale da trasmettere al Comitato di Gestione dell’Area Marina protetta che sceglierà colui o colei che dovrà assumere oneri ed onori di una carica fin troppo “chiaccherata” negli ultimmi anni.
A cominciare dalla “fuga” del penultimo direttore, Alberigo Simioli, dimessosi dall’incarico a pochi mesi dalla nomina.
Nei giorni scorsi il comune di Massa Lubrense che detiene il 50% della quota di partecipazione ( l’altro 50% è suddiviso con quote del 10% tra i comuni di Sorrento, Sant’Agnello, Piano, Vico Equense e Positano) ha pubblicato i nominativi dei componenti della commissione che esaminerà i curricula dei diciotti candidati. Si tratta del dott. Roberto Franco, Segretario comunale della convenzione di segreteria di Massa Lubrense-Sant’Agnello, della dottoressa Debora De Riso, segretaria comunale della convenzione di segreteria Vico Equense -Meta, della dottoressa Loredana Manfra ricercatrice Ispra.
Tra i papabili, voci di corridoio, mettono in pole position l’oceanografo santanellese Arturo De Alteris, dimessosi dall’incarico di componente il Cda dell’Amp, in quota appunto comune di Sant’Agnello, per “motivi personali” e “scongelato” per l’occasione dai suoi viaggi di lavoro in Antartide. A routa segue l’attuale direttrice facente funzioni, transitata per “volere divino” dalla categoria C dopo l’assunzione a vita di una Società interinale, nell’attuale D “custode” di anni di “libera” gestione dell’Amp e “consulente” di vari comuni della Penisola Sorrentina, Sorrento compreso, per l’assegnazione della bandiera blu.
Di probabili outsider, ancora non se ne parla e sarà eventualmente la Commissione, motu proprio, a “pescarli” dai diciotto.
Sul fronte invece del nuovo regolamento preparato dai dipendenti della Riserva Marina, dopo la genialata dell’anno scorso dell’Ais da montare sui charter, sembra che si stia procedendo all’acquisto di droni per un monitaraggio continuo della zona di mare di competenza dell’Amp.
Delle boe al Vervece,al Capo di Sorrento, a Mitigliano, alla Vetara ed ai Galli vergognosamente ancora non se ne parla mentre sembra che stiano scaldando i motori il Gozzo Punta Campanella e la famosa Scorfanella, barca corsara del terzo millennio con licenza di aggirare tutti i vincoli di “Casa Madre”.
Così come per la collocazione di nuove boe di ormeggio a pagamento a ridosso dell’isolotto dell’Isca in contrasto con le disposizioni regionali che vietano il rilascio di nuove concessioni prima dell’approvazione del Pad.