IL VANGELO IN PILLOLE – GESÙ SIGNORE DEL SABATO
Oggi il Vangelo ci descrive l’articolata risposta che Gesù diede a coloro che gli contestavano di aver guarito un paralitico di sabato. Anche quando i suoi discepoli “spigolarono” di sabato Gesù si proclamò “Signore del sabato”. Già vi dissi che questa è la causa della sua morte: solo a JHWH, il Dio creatore dell’Antico Testamento, si può riconoscere tale titolo. Le parole di Gesù saranno la causa della sua condanna. Infatti, quando Gesù si riconobbe Figlio di Dio, il gran sacerdote Caifa esclamò: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?» (Mt 26,65). Gli ebrei si reputavano il popolo eletto, tutti erano “figli” di Dio, ma i Giudei che ascoltavano Gesù udivano che la filiazione che rivendicava per sé stesso era una filiazione naturale: Gesù afferma che la sua natura e quella del Padre sono uguali, nonostante siano persone distinte. Si adombra la rivelazione del mistero della Santissima Trinità. Gesù afferma che ascoltare e credere in lui è avere già la vita eterna (cf. Gv 5,24).
Purtroppo l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo, bisogna accostarsi ai Vangeli che sono Parola di Dio che salva. La lettura e la meditazione del Vangelo deve far parte delle nostre pratiche religiose abituali perché la Parola di Dio è una fonte inesauribile di vita.