Il furto, via mare, è avvenuto, secondo informazioni del luogo, nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13, ad opera di due individui, arrivati nel porto di Marina della Lobra a bordo di un’imbarcazione.
Ben informati sulla barca da prelevare, un Boston 6,50 con un fuoribordo Selva di 100 Cv, e con motere elettrico “Minn Kota” per stabilizzazione dell’imbarcazione durante la pesca al largo, i ladruncoli, sembrano due, dopo avere sciolte le cime di prora del natante attraccato al pontile del Circolo Nautico, hanno guadagnato velocemente ed indisturbati il largo.
Un fenomeno questo dei furti di imbarcazioni super attrezzate per la pesca sportiva che ha clamorosi precedenti a Marina Grande di Sorrento, nel dicembre scorso, con il furto di un’altra imbarcazione con analoga attrezzatura, ritrovata poi incendiata sull’arenile di Torre Annunziata priva di motori e costoso scandaglio ed, a Marina del Cantone, una quindicina di giorni fa, con furto sempre di barca con costosisime attrezzature.
Una nuovo fiorente attività, quello del furto di barche open, con potenti fuoribordo e modernissime attrezzature a partire da canne con mulinelli elettrici per pesca in pronfondità, gps ed ecoscandagli di ultima generazione,poi certamente rivendute al mercato nero, che trova spiegazione nella passione soprattutto nei giovani, per la pesca sportiva molto praticata nelle acque dei due Golfi ed oltre, grazie anche all’affidabilità di grossi fuoribordo.
Il furto di Massa Lubrense, di cui esiste un filmato proveniente dal circuito di sicurezza del Circolo Nautico, all’attenzione degli uomini della Capitaneria di Porto diretti dal capitano di Fregata Andrea Pellegrino, mette in risalto, purtroppo, l’abbandono degli approdi, semideserti nel periodo invernale e privi di guardiania , con imbarcazioni facile preda di pirati dei giorni nostri che agiscono quasi sempre indisturbati.