Scaduti i termini per la presentazione delle domande per partecipare alla selezione di Direttore della Riserva Marina Punta Campanella, ( tre i papabili prescelti dal comune e trasmesso al Cda dell’Amp per la scelta), si spera in un rapido rilancio dell’Ente a rischio di commissariamento per “deriva commerciale” e perseguimento di obiettivi lontani dalla tutela dell’ambiente privatizzando la costa ed impedendo di fatto qualsiasi libero ormeggio a cittadini ed ospiti.
A cominciare dall’incredibile salpamento delle boe di perimetrazione a mare dell’Amp, in particolare quelle che delimitano la zona A del Vervece (due sradicate dai marosi), Punta del Capo, Mitigliano, lazona A della Vetara, gli isolotti de Li Galli, da oltre un anno, e mai riposizionate per irresponsabile miopia amministrativa mai censurata dalle Autorità competenti.
Un’attenzione particolare è stata invece riposta nel posizionamento di gavitelli per ormeggio a pagamento, senza si spera senza alcuna concessione comunale per mancanza dell’approvazione del Pad, o addirittura con l’ok a quelli di privati nei pressi di strutture commerciali sulla costa.
Ed ancora la sciagurata dal punto di vista economico e non solo, messa in mare della famosa “Scorfanella” imbarcazione con equipaggio di ben tre unità, condotta a velocità vietata dallo stesso parco (regolarmente registrata) lungo la costa, in concorrenza con i charter, con perdite mensili di decine di migliaia di euro e l’incredibile invenzione del precedente direttore di imporre il famoso Ais per monitorare rotte e velocità sui charter, regolarmente bocciata dal Tar.
Una necessità quindi impellente di discontinuità e rispetto dei principi fondanti dell’Area Marina Protetta, dal nuovo direttore, scelto dal Cda dell’Area marina Protetta tra la triade trasmessa dal comune.
Tra gli aspiranti alla guida della Riserva, si spera per molti anni, ( chi è al limite del pensionamento come il precedente si stia a casa sua), la storica dipendente della Società interinale, oggi promossa per “volontà divina” direttore facente funzione con un salto di categoria, peraltro impegnata da anni in attività “esterne” alla Riserva ed il famoso oceanografo Arturo De Alteris, impegnato da anni in spedizione in Antartide, dimessosi giorni fa dal Cda dell’Ente in rappresentanza del comune di Sant’Agnello che, come scrive il sindaco di Sant’Agnello nell’annunciarne la sostituzione, “ha comunicato le proprie dimissioni per sopraggiunti motivi personali e professionali”.
Nello sperare in una svolta decisa verso la difesa dell’ambiente marino si ci auspica che i professionali rappresentanti dei comuni componenti il Cda della Riserva votino secondo coscienza senza subire condizionamenti da novelle Sirene.