Più che una nuova concessione di occupazione di suolo pubblico ( una ventina di metri quadrati in tutto), si trattava di un rinnovo, richiamto dallo stesso dirigente comunale nella nuova determina, con tanto di parere favorevole del Comando di Polizia Municipale e dello stesso condominio.
Poi, a distanza di una settimana, la revoca, per “presunti diritti lesi per mancata visibilità al pubblico della propria attività, oscurata dall’ingombro di una struttura metallica coperta con contestuale atto di diffida e messa in mora e risarcimento danni, da parte di un attiguo negozio commerciale .
Dieci i giorni concessi alll’esercente pubblico per smontare la struttura, ” restando in attesa del giudizio pendente presso il Tar Campania”.
Una vicenda “curiosa” che come al solito pone inquietanti interrogativi al cittadino, disorientato, sui tempi di rilascio e revoca concessione, di una struttura preesistente da molti anni.