Un iter burocratico complesso – il comune selezione tre profili professionali con curricula spefici tra quelli presentati da trasmettere il Consiglio d’Amministrazione della Riserva che sceglie il nuovo direttore – ma urgente e necessario per tentare di rimettere sui giusti binari un Ente che imbarca acqua da profonde falle amministrative ed è pronto ad affondare.
Ne è testimonianza la “rischiosa” corsa degli ultimi giorni dell’anno, a firmare determine da parte del Presidende, ” su relazione del Direttore”, non in servizio perchè andato in pensione, guardandosi bene dal firmarle.
A partire, da incarichi professionali (80mila euro ad un ingegnere santanellese), locazione locali per Ufficio Locale Marittimo (oltre 16mila euro annui, dal 2025 a carico del Comune di Massa Lubrense) per, tra l’altro, 2garantire la sostenibilità ambientale del turismo nautico con mezzi da diporto di privati, unità adibite a noleggio, locazione e trasporto passeggeri”, a oltre settecento euro, ad una società di Sant’Agnello, per bottiglie d’acqua a bordo della Scorfanella, quantità enormi di gasolio per le due imbarcazioni “charter”, per liquidiazione alla società Interinale per il pagamento al personale ( sempre lo stesso da quasi un trentennio), di diecimila euro, al direttore, udite, udite,” per raggiungimento indennità di risultato , su sua stessa relazione!.
La delibera di Giunta comunale del comune di Massa Lubrense ,con quote di partecipazione nel Consorzio del 50%, sembra scongiurare la ventilata ipotesi di un interim da parte di una dipendente storica dell’Amp, mentre sono sempre più ricorrenti le voci di una candidatura di un “vecchio” direttore.