Contrabbandare su un blog senza alcuna natura giuridica, sentenze non depositate nè definitive, su tre querele nei confronti di Michelangelo Scannapieco, una quarta della settimana scorsa, addrittura con assoluzione, “perchè non susstino gli estremi della querela trattandosi di ” critica politica legittima”, potrebbe essere, a sua volta, oggetto di querela con giusti fondamenti giuridici.
A parlare, perchè titolato a farlo, per rimettere il tutto, sul giusto binario, in forza dell’appartenenza al prestigioso foro di Torre Annunziata oltre ad essere difensore di Michelangelo Scannapieco, è l’avvocato penalista cassazionista, Gennaro Ausiello.
“Dei tre processi per querela discussi ieri venerdì 6 dicembre, ha spiegato l’avvocato Ausiello, due non ancora con sentenza definitive nè depositate e comunque da appellare sono state rimandate. Per la terza, invece, si è ottenuto una importante vittoria -in quanto il Giudice, ha completamento disatteso la richiesta della Procura di condanna detentiva, richiedendo una semplice, minima, ammenda pecunaria.
Commentarle ora, prima del deposito, ha aggiunto il famoso penalista torrese non è corretto verso giudici e magistrati”.
“Per quanto riguarda l’altra falsa notizia sempre riportata su “Report Sorrento” (cosa gravissima per chi si atteggia a giornalista) della condanna passata in giudicato per la presunta aggressione ad un “commerciante sorrentino”, ha concluso l’avvocato Ausiello – si tratta di una sentenza annullata in Cassazione”.
Una serie di sfoghi, di parole messe in libertà da un “povero Cristo”, disperato perchè smascherato dal suo essere falso Vas, castigatore dei costumi altrui, con enormi abusi edilizi a casa, con “piazzola Anas” convertita in abusivo garage personale, oggetto di demolizione dopo anni di “silenzio-assenso”.
Infine in risposta alle gratuite ed infamanti accuse verso un “pseudo” giornalista, sottoposto ad ulteriori querele, ( le solite minacce), dopo quella del “ciuco” di Priora, ricordiamo ai lettori, che l’imperatore Caligola, nominò Senatore il suo cavallo, oggi rinato sotto le sembianze di somaro, di professione 2° facchino – guardone di notte, in un noto albergo sorrentino.