Delle circa dieci determine pubblicate come canto del cigno, del super direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, per fortuna in pensione dal I° novembre 2024, apprendiamo, sconvolti, notizie certe sull’allegra amministrazione dell’Ente.
A partire dai 26mila euro per mettere in acqua la famosa “Scorfanella” per anni ferma nei cantieri di un noto armatore sorrentino con guai con la giustizia, precedente gestore della barca mangia soldi, “concorrente” “fuorilegge” ( è stata sorpresa a navigare a velocità non consentite registrata dall’Ais di bordo imposto dalla stessa Amp) dei monitorati e multati charter.
E poi i cinquemila euro per la messa in acqua ( siamo in attesa di conoscere il costo dell’ormeggio a Piano di Sorrento) del famoso spazzamare “fantasma” mai uscito in mare.
E a seguire i dodicimila euro per il riacquisto di un motore rubato insieme ad uno dei due gommoni (poi ritrovato, spoglio di tutto) ormeggiato abusivamente nel porto di Marina della Lobra ( un solo posto destinato all’ormeggio di unità dell’Amp, occupato dal gozzo di ben nove metri, anc’esso destinato ad attività di charter.
Un tentativo di mettere frettolosamente le “carte a posto” per il periodo di interregno fino alla pubblicazione del bando per il nuovo direttore con la pericolosa eredità della gestione di fondi Pnnr, del posizionamento di boe per ormeggio lungo la costa e nei pressi di approdi di privati oltre a quelle di segnalazione, alcune delle quali abbandonato in un noto campeggio del Capo di Sorrento, in attesa del milionario finanziamento delle nuove.
A tal proposito sembra che da una riunione dei rappresentanti dei vari comuni sia partita per il comune di Massa Lubrense la richiesta di nominare una famosa impiegata dell’Ente assunta insieme agli altri impiegati, inspiegabilmente, a “vita”, dalla Società interinale che gestisce il personale, “reggente” dell’interregno!
Una notizia sconvolgente per chi si augurava e si augura di vedere un funzionario comunale di provata esperienza ed integrità “ficcare il naso” in una gestione dell’Ente della Villarco con ai piedi dell’ingresso della sede dell’Amp un monumentino, realizzato all’inizio del 1808, in ricordo di quattro traditori della città afforcati in quel luogo ed oggi monito per novelli “nemici” della città.
Un sogno che difficilmente diventerà realtà grazie a chi ha a cuore le sorti dell’Area Marina Protetta, preda ultimamente delle brame di rappresentanti di comuni viciniori. Intanto in tutta la Campania sono in tanti a chiedersiche fine ha fatto il progetto caldeggiato anche dall’Area Marina Protetta, di ricomporre per esposizione scientifica le ossa interrate della balena morta nel porto di Sorrento nel lontano 2021.