Ben due mezzi “da sbarco” una chiatta ed un rimorchiatore presente dalla prima mattinata di oggi lunedì 14 ottobre a ridosso dell’isolotto dell’Isca, il buen ritiro di Eduardo De Filippo, oggi di proprietà di facoltosi imprenditori della costiera amalfitana, per sbarcare quintali di cemento su basi di legno.
Uno stravolgimento dello stato dei luoghi, dicono in tanti, in considerazione della durata dei lavori di “messa in sicurezza” delle preesistenti abitazioni usate dall’ultimo Pulcinella e dalla sua famiglia, ricostruzione in parte della scala romana e dell’enorme giardino con fuga del famoso “Gabbiano corso” che vi nidificava da sempre sotto gli occhi miopi degli ecologisti locali e nazionali, e del prossimo “caro estinto” (in pensione dal primo novembre) direttore dell’Area Marina Protetta, appassionato ornitologo.
E poi, udite, udite, “ristrutturazione di “preesistenti”cisterne per l’acqua piovana, piscina sempre da una “peesitente” cisterna, impianto di depurazione, impianto di desalinizzazione, pannelli fotovoltaici su una superficie di 120 metri quadrati ( alcuni sistemati su un pergolato eretto sempre su un”preesistente ” muro,, batterie di accumulo gruppo elettrogeno. Il tutto alla luce del sole mentre restano “ombre” a dire di molti, sui locali interrati.
Una task force al servizio dei nuovi Aga Khan del golfo di Salerno ,per realizzare una nuova Costa Smeralda ( dall’altro versante quello del Golfo di Napoli, è quasi pronto per l’inaugurazione il nuovo hotel Delfino con galleria scavata nella roccia perascensore a mare) formata da ingegneri ed architetti di fama, di “ambientalisti”, della stessa Area marina Protetta.
A tale proposito va ricordato che l’Amp ( il Presidente “dimenticò” nel cassetto per venti giorni la lettera con il diritto di prelazione dell’Isca), che nel corridoio fra il Fiordo di Crapolla e l’Isolotto, ha già collocato con l’affondamento di ben quattordici “corpi morti” di cemento nel dicembre scorso con altrettanto gavitelli l’ormeggio per costosissimi yacht mentre si appresta a metterne altri sedici, previsti con il finanziamento del Pnnr, allargato in primo momento acnhe al comune di Praiano che non rientra nel Parco Marino.