A farne le spese, come al solito, i pendolari del mare, professionisti, studenti, lavoratori, costretti a subire le “variazioni turistiche” del servizio di collegamento con Napoli, da parte di armatori fino ad oggi “intoccabili”..
Come gli addettiai lavori sanno, la tratta Sorrento -Capri da sempre ha priorità su quella Napoli- Sorrento tanto da far dirottare su Capri, come è accaduto questa mattina, l’aliscafo previsto per Napoli, con conseguente cacellazione della corsa delle 8.15,non effettuabile dal “Frecciad’Argento”, poco più di una motobarca per collegamenti fluviali.
Una “regola” da cambiare, da contestare con proteste scritte, senza condizionamenti politici, agli enti competenti, prima fra tutti la Regione Campania che concedele super affollare linee (irresponsabilmente a pochi minuti una dalle altre e già oggetto di protesta dal sindaco di Capri), alla Capitaneriadi Porto ed anche al Comune di Sorrento per una verifica delle “concessioni”. Attualmente sulla tratta Sorrento-Napoli e ritorno quattro corse (andata e ritorno), vengono effettuate da Alilauro-Gruson e due, sempre andata e ritorno, da Nlg.
Una lotta quotidiana, quella dei pendolari della penisola sorrentina, per raggiungere Napoli, irta di difficoltà a cominciare dalla strada di collegamento ocn il porto di Marina Piccola, teatro nei giorni scorsi di numerosi incidenti pe gasolio sul fondo stadale e buche perenni a testimonianza di storica mancanza di manutenzione.