Sembrava essere uscito da uno dei capitoli del libro Cuore di Edmondo De Amicis, a cui generazioni di insegnanti si erano ispirati per trasmettere ai propri ragazzi valori quali l’amicizia sincera e duratura, la determinazione nel combattere l’ingiustizia, l’amor di patria.
Luigi Sigismondi ci ha lasciato a 95 anni dopo aver vissuto intensamente la sua esistenza al servizio della scuola, suo primo amore e come saggio ed equilibrato amministratore pubblico.
Uomo di grossa cultura, insostituibile memoria storica delle origini delle famiglie massesi, scrittore, editore, giornalista (famoso il suo ciclostilato “La voce libera”, geniale ideatore della “Giornata dei nonni” promossa dagli alunni della classeV/b elementare di Massa nel lontano dicembre 1989.
E poi il suo “amor di patria” esplicitato ogni IV novembre con il ricordo dei Caduti nelle guerre mondiali attraverso la comemorazione religiosa e militare e l’intervento di giovani massesi su un palco sul sacrato della chiesa cattedrale ( un anno ho ricevuto anche io, giovane studente universitario questo onore), quasi a voler lasciare un testimone ai suoi giovani concittadini.
Poi il suo capolavoro culturale e civico, la nuova toponomastica cittadina con riferimenti ad uomini illustri del territorio, a miti e leggende della plurimillenaria storia massese. un uomo d’altri tempi amato da tutti e punto di riferimento costante per tanti giovani a cui ha saputo il proprio sapere.
i funerali oggi, giovedì 19 settembre alle ore 16.00, nell’ex cattedrale Santa Maria delle Grazie di Massa Lubrense.