AREA MARINA PROTETTA “PUNTA CAMPANELLA”, SIAMO AL RIDICOLO: “GIACCHINO METTETTE ‘A LEGGE E GIACCHINO FU IMPICCATO”

AREA MARINA PROTETTA “PUNTA CAMPANELLA”, SIAMO AL RIDICOLO: “GIACCHINO METTETTE ‘A LEGGE E GIACCHINO FU IMPICCATO”

AREA MARINA PROTETTA “PUNTA CAMPANELLA”, SIAMO AL RIDICOLO: “GIACCHINO METTETTE ‘A LEGGE E GIACCHINO FU IMPICCATO”

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Giacchino Murat, figlio di locandieri ma con una fortunata carriera di Generale – come ci ricorda Vittorio Gleijeses nella sua storia di Napoli –  combattè al fianco di Napoleone, fino a diventare suo cognato, sposando la sorella Carolina e, diventando successivamente, re di Napoli.

Ma ben presto, per non perdere il Regno, o la maggioranza diremmo noi, si alleò con i nemici Austriaci e capeggiò una spedizione, mirando ad ottenere l’indipendenza italiana, dichiaratamente contro gli stessi Borbone.

Fu vittima successivamente, dei suoi stessi soldati, che a Pizzo Calabro, lo giustiziarono in virtù di una legge da lui stesso legittimata appena salito al governo,  e cioè la “Pena di morte per chi avesse messo a repentaglio il potere costituito”.

Una piccola premessa con un abisso incolmabile tra personaggi storici di grossa levatura e personaggi della vergognosa “storia” dell’Area Marina Protetta, finita in mani “infedeli”, di gente che ha contratto il virus del “delirio  di omnipotenza”, politico il piccoletto, amministrativo il “cacciatore” di augelletti e soprattutto di gente dal proprio mare.

Una premessa storico- “culturale” e scientifica, per  dare una spiegazione logica a tutti coloro che chiedono perchè “Giacchino e Giacchiniello, non vengano “impiccati” o meglio, cacciati a calci nel sedere, da un’Area Marina Protetta, mai vergognosamente contestata dala gente di mare, con cui si è messa in concorrenza, soprattutto con le sue imbarcazioni, usate per tour turistico nel parco, in dispregio delle leggi ed ordinanze, dagli stessi emanate.

La logica, quella degli uomini di mare, dicono che tour di quello offerto soprattutto dalla “Scorfanella” non può avvenire a velocità di cinque nodi  e come dimostrato dall’AIS con sforamenti che toccano 10, 12, 14 nodi.

Ebbene chi “controlla il controllore”, chi blocca la misteriosa Scorfanella, che nel viaggio inaugurale come dimostrato fotograficamente dal colto presidente, ha ospitato i vertici degli Uffici locali marittimi e del Comadante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia?. La legge deve essere uguale per tutti! ( le foto sono di questa mattina).

Gaetano Milone

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