Una vera e e propria ipotesi di conflitto d’interessi, si prefigura tra pubblico e privato, dopo la discesa in campo, nell’ambito del trasporto via mare di turisti e semplici passeggeri, dell’Area Marina Protetta Punta Campanella con proprie imbarcazioni con navigazione a 360 gradi comprese le zone A e quelle dei privati sottoposti a numerosi vincoli e divieti.
Le strabilianti dichiarazioni del Presidente dell’Area Marina Protetta Lucio Cacace, in un proprio “abusivo” comunicato stampa (violata la legge 215, sugli uffici stampa), certamente non all’altezza del compito affidatogli ( non è una metafora), supportato dal Direttore “mister centoventimila euro” all’anno di stipendio, confliggono con gli interessi di quanti svolgono attvità legate alla navigazione lungo la costa e promuovono dal punto di vista turistico-culturali, località famose fin dall’antichità.
“Un’iniziativa fortemente voluta da me, (modestamente!), – scrive il “gigante” dell’Area Marina Protetta, dal Cda e dal Direttore per offrire una nuova opportunità di fruizione ecosostenibule del Parco a residenti e turisti”.
Mentre sono in tanti a chiedersi il significato di “fruizione ecosostenibile” a chi promuove in nome del dio denaro immersioni per i soliti noti al santuario del Vervece, boe a pagamento alle Mortelle, boe a pagamento intorno all’Isca ( verranno certamente collocate appena si inaugura la nuova “mirabile location”), andiamo a vedere chi sono i rappresentanti dei comuni in seno al Consiglio di Amministrazione del Parco Marino.
Comune di Massa Lubrense, dott. Lucio Cacace, presidente, imprenditore turistico con licenza di Ncc rilasciata dal comunhe di Massa Lubrense, di cui è consigliere di maggioranza,, in tempi non sospetti con l’attuale moglie in commissione;
Comune di Sorrento, brigadiere del nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza Antonino Maresca, confermato per il secondo mandato dopo un lungo periodo di vacatio;
Comune di Sant’Agnello, dott. Arturo De Alteris, oceanografo, già collega di mister centoventimila
Comune di Piano di Sorrento, prof. Antonio Russo, già professore di navigazione all’Istituto Nautico Nino Bixio, con trascorsi in politica;
Comune di Vico Equense, dott. Bartolo Staiano impiegato presso uffici Capitaneria di Porto,
Comune di Positano, Giuliana Apuzzo, imprenditrice con interessi nel settore dei Charter.
Una maggioranza di “vecchi” colleghi di Università più qualche innesto “spurio” ma tutti con interessi “comuni” considerato il silenzio-assenso sull’ultima “invenzione” di quello che fu un Parco Marino nato per difendere l’intero ecosistema marino .
Intanto si fanno sempre più insistenti le richieste di motivazioni che hanno spinto l’ultimo direttore, Alberigo Simioli a lasciare dopo pochi mesi l’incarico e scappare lontano miglia marine.