Mentre lungo le coste della penisola sorrentina-amalfitana, impazzano centinaia di imbarcazioni, senza rispetto di regole, velocità e distanza dalla costa, l’Area Marina Protetta Punta Campanella, mette in mare la sua flotta, per tour guidati lungo itinerari vietati a Società di Navigazione, Charter, semplici diportisti.
“Un tour in 10 tappe. dal Capo di Sorrento fino a Positano, navigando tra le due costiere, sorrentina ed amalfitana, a bordo della motobarca “Scorfanella” o del gozzo Punta Campanella, in uno scenario da favola…” . Un tour che si profila come una vera e propria sfida a quanti da anni è vietata la navigazione lungo itinerari straordinari quali il Vervece ( zona A), con il suo santuario profanato da sempre da subacquei autorizzati dietro pagamento dalla Riserva, alla Baia di Ieranto con bagno e immersioni in apnea , all’Isca ( si aspetta l’apertura per probabili visite guidate allo stesso presidente della Riserva), a Crapolla, alla Vetara ( altra zona A), ai Galli, a Tordigliano.
Una concorrenza sleale da contestare ai “furiosi” strateghi della Riserva ( direttore con stipendio annuo di cento mila- centoventimila euro all’anno più prebende varie, impiegata con società per organizzare progetti per “Bandiera Blu”, impiegati ( sempre gli stessi), forniti da una società Interinale, decisi a far soldi in tutti i modi, dopo aver disseminato boe di ormeggio a pagamento nei punti più belli della costa “vietando” gli ormeggi ai meno abbienti.
Discorso a parte merita la motobarca “Scorfanella” scomparsa dalla circolazione per anni dopo essere stata data in gestione ad un armatore sorrentino plurindagato dalla stessa Dia e ricoverata nel suo cantiere.
Quanto è costato il rimessaggio e ripristino della “Scorfanella” ferma da anni, da chi sarà formato l’equipaggio delle due imbarcazioni, ci sarò un bando pubblico o si ci servirà della solita Societaà Interinale.
Che controlli esercitano i Comuni ( compreso Sant’Agnello, residenza del nuovo direttore), con i propri delegati, rendendo pubblici fatti e misfatti di un’Area Marina Protetta “fuori controllo”.