“A chi continua ad attacarmi tentando di diffamarmi dico che la mia fedina penale è limpida, cosa che non si può dire della propria che parla di arresti, porto d’armi abusivo, estorsioni varie”.
“A chi poi mi ha mostrato da lontano il segno delle manette dico che i suoi polsi hanno ancora i segni dei ferri da frequentazione di colonie penali”.
E’ un fiume in piena, Michelangelo Scannapieco toccato dai suoi “interlocutori farabutti” su valori quale l’onore, l’onestà ed il senso civico innato nel suo quotidiano di uomo che combatte a trecentosessanta gradi il malaffare cittadino con circostanziate denunce a cui da tempo si aspettano risposte dall’Autorità Giudiziaria. una lotta tra il bene ed il male che va oltre i confini giudiziari e vede “delinquenti di strada” ancora protagonisti in negativo della vita cittadina con un curriculum penale che gli imporrebbe il silenzio assoluto qualora avessero ancora a cuore il valore della parola “scuorno”.
” Questa sera – ha aggiunto Michelangelo Scannapieco- per sconfessare effimeri canti provenienti dall’antro della Sibilla sorrentina, profetessa di sciagure per se e per i suoi, riaprirò i social per poi rinchiuderli a mio piacimento, dopo essermi guadagnato migliaia di “like” “.