E’ una lotta senza tregua tra il “bene ed il male”. Il primo, cittadino in lotta contro il “sistema” ( come lui ama definirlo), che governa ed amministra il comune di Sorrento “premiando” i potenti e propri amici e parenti ed, il secondo, esempio di cittadino prepotente con amicizie “importanti” che lo mettono al sicuro da fatti e misfatti, di cui si parla soprattutto negli ultimi tempi, in Città.
E poi il “vizietto” ( tra tanti altri di ben più grave portata) di parcheggiare il proprio motorino, sotto la plancia del comando, contrabbandato come posto di lavoro, in diveto di sosta e zona a traffico limitato. L’ennesima infrazione al codice della strada, questa mattina. ma come si sa il diavolo fa le pentole e poi dimentica di metterci il coperchio.
Ed ecco all’improvviso, sbucare dalla pentola del malaffare, il diavoletto censore dei costumi, che chiama la Polizia Municipale ed ottiene, finalmente “giustizia”. Quell’altra con la G maiuscola siamo in tanti ancora ad aspettarla a Sorrento.