Mentre il nobile e centenario Istituto di Cultura «Torquato Tasso» è sballottato dalle onde il presidente uscente continua a spadroneggiare incurante della democrazia e della legalità e le richieste dei Soci, come direbbe Gisella Modica sono come «Come voci in balia del vento».
Forse il Russo crede di essere il Corsaro Nero che s’avventura impavido, solitario, sulla tolda della nave
. In realtà se si deve pensare a una tempesta di mare preferiamo attingere da storie di marineria a noi più congeniali e la prima tempesta che ci viene in mente è quella del capitolo dieci dei Malavoglia da cui si salvano padron ’Ntoni e i suoi che potremmo paragonate ai “poveri soci” ancora privati del loro giusto e sacrosanto diritto di voto.
Un filo di speranza ancora c’è perché la loro barca si chiama Provvidenza: nome assai modesto a paragone di quello della Folgore, la nave del Corsaro.
Siamo certi che la ricerca di giustizia e legalità dei Soci avrà la meglio ma, di certo, all’Istituto abbisogna di un nuovo timoniere che sappia evitare gli iceberg verso i quali rischia di naufragare.
Intanto è partit l’ennesima diffida da parte di un gruppo di soci, al presidente Luciano Russo, al Presidente onorario Pietro Venanzio, ai Probi Viri, per “illecita convocazione Assemblea Generale convocata dal Presidente Luciano Russo per i giorni 14/15 maggio 2024.
Tra l’altro viene contestato al padre-padrone dell’Istituto di Cultura Torquato Tasso, “la mancata visione da parte dei Soci dell’Atto Costitutivo, lo Statuto, i Regolamenti, i Verbali dell’Assemblea dei Soci ed il Bilancio Annuale”
. Inoltre ai Soci, malgrado richieste anche al Presidente onorario, non sono mai state rese consultabili le delibere del Cda dal 6 giugno 2023 ad oggi.
Allo stesso Revisore dei Conti, chiamato in causa viene “ricordato” che il mancato deposito della bozza del bilancio con i documenti integrativi presso la sede sociale durante i 15gg. precedenti l’Assemblea, priva infatti i soci della possibilità di conoscerepreventivamente l’oggetto su cui sono chiamati a deliberare….”. Lex, sed dura lex.