–Champions League, Ottavi di finali
Barcellona-Napoli 3-1
Il Napoli perde a Barcellona, addio Champions e Mondiale per Club
( a cura di Giulia Maresca) – Allo Stadio olimpico Lluis Companys (casa del Barcellona visti i lavori al Camp Nou) si riparte dall’1-1 maturato all’andata, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, dove al gol di Lewandowski rispose quello di Osimhen.
Comincia la gara con il Barcellona che parte forte e trova la prima conclusione verso la porta con Yamal che riceve da Fermin Lopez e calcia di prima intenzione, conclusione altissima.
Il Napoli risponde con Politano, che verticalizza per Osimhen, che scappa alle spalle della difesa del Barcellona e, a tu per tu con Ter Stegen, gli calcia addosso. Il guardalinee aveva comunque alzato la bandierina per segnalare il fuorigioco.
Al 15’ arriva il gol dell’1-0 Barca con Fermín López. Cancelo imbuca per Raphinha che, arrivato sul fondo, scarica all’indietro. Lewandowski finta di calciare e spalanca lo spazio per Fermin Lopez, che apre l’interno e batte Meret.
Dopo appena 2’ arriva anche il raddoppio con Cancelo: Raphinha riceve sulla sinistra, rientra e calcia a giro, colpendo il palo. Il pallone torna nella zona di Cancelo, che ribadisce nella porta vuota.
In questi primi 20’ da rivedere la fase difensiva degli azzurri.
Al 30’ arriva la rete per gli azzurri con Rrahmani, dopo la splendida azione con Di Lorenzo che verticalizza per Politano e scarica a rimorchio per il difensore azzurro, che dimezza lo svantaggio con un sinistro all’angolino di prima intenzione.
Il Napoli continua a spingere alla ricerca del gol del pareggio: Mario Rui crossa sul secondo palo per Di Lorenzo, che prende il tempo a Cubarsì e gira di testa, ma viene fermato da un grande intervento con la mano di richiamo del portiere blaugrana che salva il risultato.
Il primo tempo si conclude sul risultato di 2-1.
Il Napoli parte con coraggio nella ripresa, con aggressività e quella determinazione mancata a inizio match. Finalmente si vede anche Kvara, che dal limite sfiora il palo con un destro al giro. Al 50′ Osimhen cade in area dopo un contatto con Cubarsì: il difensore della Masia pesta il piede del nigeriano, ma per arbitro e Var non c’è nulla di irregolare.
Con il passare dei minuti, i campioni di Spagna alzano il ritmo ed entra in scena Meret, che tiene in vita i suoi con una serie di ottime parate su Raphinha, Lewa, Araujo e Gundogan. All’ 80′ la svolta definitiva della partita, quando Lindstrom tutto solo di testa manca clamorosamente la porta. “Gol sbagliato, gol subito” recita un vecchio adagio e all’83’ Lewandoski deposita a porta vuota il 3-1 dopo una combinazione Gundogan-Sergi Roberto. Al Napoli manca di certo un po’ di qualità, ma non le occasioni: all’89’ Olivera prende in pieno la traversa e al 92′ Kvara spedisce fuori di centimetri un bel destro.
Ai quarti ci va la squadra che tra andata e ritorno ha giocato meglio e creato di più, ma in casa Napoli non mancano le recriminazioni.