SORRENTO: L’INFORMAZIONE GIORNALISTICA ALLA CORTE DI RE MASSIMO, INTERVENGA L’ORDINE NAZIONALE PER PORRE FINE A QUESTA VERGOGNA

SORRENTO: L’INFORMAZIONE GIORNALISTICA ALLA CORTE DI RE MASSIMO, INTERVENGA L’ORDINE NAZIONALE PER PORRE FINE A QUESTA VERGOGNA

SORRENTO: L’INFORMAZIONE GIORNALISTICA ALLA CORTE DI RE MASSIMO, INTERVENGA L’ORDINE NAZIONALE PER PORRE FINE A QUESTA VERGOGNA

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Soldi a tutti, più contratti ai piu’ fedeli, censura totale su tutto ciò di non gradito al potere politico, controllo personale con stesura della locandina e degli articoli da pubblicare (spesso messaggi “intimidatori” a qualche alleato non allineato), per il più “venduto” settimanale della penisola.

Così apprendiamo da un giornale nazionale a firma di un vero giornalista (Fabrizio Geremicca), che a Sorrento due grossi complessi alberghieri, di proprietà di familiari di un ex sindaco e della famiglia di una consigliera comunale di maggioranza, testa di ponte fra alleanze politiche, siano costretti a demolire abusi edilizi ( addirittura quello della famiglia della consigliera con oltre 400metri quadri abusivi) per la “testardaggine” di un cittadino,che a più riprese ne ha denunciato le malefatte.

La stampa locale tace, il “comunicatore” di fatti e misfatti del “due mondi”  i cui pezzi vengono adottati in tutte le scuole della penisola sorrentina come esempio di ciucciaggine grammaticale, spesso muto per bocca piena di susamielli, zeppole e biscotti vari ma pronto a pubblicare cattiverie su persone perbene, si lecca le dita sommando i proventi del Comune e molto probabilmente dalla stessa  Fondazione Sorrento, scheggia impazzita per distribuzione di denaro pubblico a destra e a manca senza mai pubblicare bilanci.

Così addirittura apprendiamo di nuove assunzioni di giornalisti incaricati di “controllare” quelli storicamente stipendiati, con cifre astronomiche che addirittura arrivano a sedicimila euro annuali per un rappresentante di una società col nome di Sorrento ( un nome una garanzia).

Intanto l’unico informatore obiettivo delle maleffate al comune di Sorrento rimane Michelangelo Scannapieco alle prese da tempo contro il malaffare sorrentino.

Da lui, dai suoi originali e simpatici post, pubblicati quotidianamente su Facebook e dalle sue lettere denunce apprendiamo della love story tra un assessore ( è d’obbligo la lettera minuscola) ed un’impiegata di un uffcio sensibile, delle costruzioni abusive di Assessori, Consiglieri e propri familiari conviventi, di centinaia di migliai di euro spesi per foraggiare società di amici ed amici degli amici, di mostre dei parenti dei politici. “Usque tandem abutere,  patientia nostra”?.

Sindaco Coppola è sempre certo che ” l’antipolitica non prevarrà ?”.

Gaetano Milone

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