Un degrado sociale, culturale, morale.
Ad ascoltare la maggior parte dei dipendenti del Comune sorrentino, una love story sbocciata tra le scrivanie di uffici sensibili, di quelli che finanziano anche mostre farlocche per “quotare” pittori parenti di squallidi e pluripregiudicati personaggi politici, tiene vergognosamente banco, da giorni per la “notorietà”, dell’attore protagonista.
Un assessore disturbatore seriale di donne sposate e non, forte della sua carica “concupisce” una giovane dipendente ufficializzando giorni fa, con lo scambio di auguri natalizi, il legame clandestino.
In molti diranno quale è la notizia all’oscuro di vergognosi retrosceni messi su da chi, dopo il danneggiamento dell’auto dell’Assessore molto probabilmente, come si vocifera, da qualche parente della ragazza, sposata e con prole in tenera età, aveva montato la soltia storia di intimidazione all’enfant prodige del nuovo modo di fare politica a Sorrento, per coprire le sue solite turbolenze.
“Figlie e iatt, sorece acchiappa” recitano, in coro, i dipendenti del Comune sorrentino ad ascoltare quaotidianamente le imprese erotiche dell’incauto fedifrago con una rassomiglianza straordinaria con il topo comune.
I padri fondatori della politica sorrentina, i vecchi assessori e consiglieri comunali, stanno inorridendo dalla vergogna esclamando in coro. ” Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello”.
Intanto il primo cittadino ribadisce con fierezza “L’anti politica non prevarrà”