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SORRENTO: UN SEMPLICE FURTO DI FARI CONTRABBANDATO "COME ATTENTATO INTIMIDATORIO". CLAN FIORENTINO, SIAMO ALLE COMICHE. ANCORA PROVOCAZIONI DAL GIOVIN ASSESSORE - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

SORRENTO: UN SEMPLICE FURTO DI FARI CONTRABBANDATO “COME ATTENTATO INTIMIDATORIO”. CLAN FIORENTINO, SIAMO ALLE COMICHE. ANCORA PROVOCAZIONI DAL GIOVIN ASSESSORE

SORRENTO: UN SEMPLICE FURTO DI FARI CONTRABBANDATO “COME ATTENTATO INTIMIDATORIO”. CLAN FIORENTINO, SIAMO ALLE COMICHE. ANCORA PROVOCAZIONI DAL GIOVIN ASSESSORE

SORRENTO: UN SEMPLICE FURTO DI FARI CONTRABBANDATO “COME ATTENTATO INTIMIDATORIO”. CLAN FIORENTINO, SIAMO ALLE COMICHE. ANCORA PROVOCAZIONI DAL GIOVIN ASSESSORE

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A margine dell’immagine offensiva di questa mattina del dito medio ( nella letteratura greca designa chi lo fa una persona perversa) dell’ assessore Eduardo Fiorentino, verso l’incauto cronista che fotografava la “scena del crimine” in piazza Antiche Mura (erano presenti carabinieri), sorgono inqueitanti interrogativi sulle condizioni psico fisiche del soggetto.

Considerato che pochi giorni fa il giovin assessore aveva  avvcinato l’auto in movimento dello scrivente, con testimone seduto al fianco, ridendo sguatamente e scattando una serie di foto violando la privacy all’interno dell’auto e provocando ancora una volta il guidatore, viene spontaneo chiedersi se sia il caso di ripetere la visita medica da parte dei responsabili del Servizio dell’Igiene Mentale dell’Asl Na 3 Sud che gli hanno permesso insieme ad altre patologie di avere il 100% di invalidità, a difesa della pubblica incolumità.

 

 

E se sia il caso di fare scenderefinalmente in campo la mamma, insegnante di scuola materna nel plesso “Angelina Lauro” di Sorrento,  in modo che spieghi quali siano realmente le patologie di cui soffre il figliulo, “spinto” sul campo di battaglia dal papà, da tempo inseguito a quanto si dice con insistenza da un “avviso” di garanzia per presunte violenze verso indifese extracomunitarie bisognose di lavoro in penisola sorrentina.

Poi l’ennesima montatura per un semplice furto di fari dalla costosissima smart dell’enfant prodige contrabbandato dai giornali al soldo del Comune come ” vittima di un grave attentato intimidatorio con la distruzione della sua automobile”.

Signori siamo su “Scherzi a parte” o dopo l’assurda richiesta da parte del papà “pregiudicato” di una scorta armata per il novello difensore dei diritti degli altri, ma poco osservante dei suoi doveri, siamo certi che finalmente,  le Autorità, il Prefetto, le Forze dell’ordine stiano aprendo gli occhi sul malaffare di questi personaggi, denunciati a più riprese  da un coraggioso cittadino.

I settenatamila euro per la mostra del nonno. pittore sconosciuto bloccati dalla Segretaria comunale, poi riconvertita in un’altra ancora più costosa nella Fondazione Sorrento gestita in parte dal clan familiare (fratello del padre dell’assessore più due sorelle impiegate) con un catalogo del costo di più di ventimila euro  ed un piano intero dedicato al nonno, chiedono giustizia.

Come chiedono di sapere molti cittadini perbene a che punto sono le eventuali indagini dell’Inps e della Guardia di Finnaza sui risultati delle doppie pensioni riscosse per l’invalidità al 100% che comunque permette al “Giovin signore” di giocare a calcio, andare in bici, frequentare discoteche e palestre.

Nel frattempo si attendono i rsultati del lavoro dei carabineri per accertare la verità sul furto di fari contrabbandato per “attentato intimitadorio all’indifeso Assessore.

Gaetano Milone

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