“Ed io pago”! Avrebbe esclamato Totò il principe della risata.
“E noi paghiamo” esclamano in coro i cittadini sorrentini nell’apprendere la vergognosa notizia del “pagamento” di ben venti telefonini ad altrettanti Amministratori pubblici e dirigenti vicini “al potere”.
A scoprire e contestare quest’ennesimo balzello pubblico alle spalle dei cittadini, i soliti coraggiosi ed instancabili presidenti delle Associazioni “Conta anche Tu” e Cittadinanza Attiva, Francesco Gargiulo ed Enrico Aprea che, in una lettera-denuncia inviata al Segretario Comunale, ai Consiglieri comunali ed ai Revisori dei Conti chiedono il controllo di regolarità amministrativa e contabile sulla vergognosa vicenda.
“Si segnala che nessuna norma- scrivono i rappresentanti delle Associazioni Civiche- prevede che gli impiegati o amministratori pubblici siano dotati di apparecchi di telefonia mobile. Conseguentemente l’eventuale dotazione e l’uso per esclusive ragioni di servizio deve essere normata dall’Ente stesso.
La relativa spesa. concludono Gargiulo ed Aprea, non può essere effettuata dall’economo in quanto non rientra nelle spese ordinarie d’ufficio, secondo il principio espresso dalla Corte dei Conti sez. giu. Toscana.