“Dopo arrubbato e porte i ferr” recita un antico adagio perfettamente in linea con l’ordinanza n.28 del 17 novembre con cui il primo cittadino vieta, dalle ore 00.00 alle ore 07.00, di “emettere suoni disturbanti, grida, urli, uso di strumenti e/o apparecchiature, segnalazioni acustiche di auto o motoveicoli, oltre i limiti della normale tollerabilità, in ragione anche del rispetto della quiete e del riposo delle persone”; demandando alle Forze dell’ordine ed alla Polizia Municipale, il compito di far osservare le disposizioni dell’ordinanza. Il tutto alla fine di un’estate che in nome del permessivismo totale i cittadini hanno trascorso notti insonni per musiche a tutto volume in ogni locale pubblico, per lo sparo continuo di fuochi d’artificio per festeggiare vinti e vincitori, ospiti e centinaia di matrimoni, ignorando decine di turisti ubriachi lungo i marciapiedi della città fino alle prime luci dell’alba, insegne a bandiera nei vicoli del Centro storico malgrado lo vieta un’ordinanza sindacale, questuanti vari in barba ai divieti di accattonaggio, corse sfrenate a bordo di bici elettriche vietate e ma più controllate per le proteste di venditori e genitori ,di ragazzini e personale di rientro dal lavoro lungo il Corso Italia e le principali piazze della città dopo un primo controllo con risultati eclatanti.
Unico freno quello delle forze dell’ordine chiamate a sedare risse nei locali notturni o censurare l’uso indiscriminato di alcol. Uniche voci “clamanti” in questo deserto di “silenzi-assenzi”, (pecunia non olet) Enrico Aprea e Francesco Gargiulo, rispettivamente presidenti delle Associazioni “Cittadinanza Attiva” e Movimento Civico “conta Anche tu” che chiedono al Comune, al Segretario Comunale, al comando di Polizia Municipale ed ai Consiglieri Comunali ” accesso civico generalizzato alla documentazione inerente la strumentazione (presumibilmente fonometrica) in dotazione al Comando di Polizia Municipale onde conoscere le modalità di verifica del superamento o meno dei “limiti della normale tollerabilità” per l’irrogazione delle sanzioni previste dalla menzionata ordinanza”. Come presa per i fondelli a suffragio della “sensibilità” del sindaco verso la quiete pubblica ,la “chiusa finale” che stabilisce che l’ordinaza dura 18 mesi, fino all’avvenuta modifica del Regolamento di Polizia.