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SORRENTO: UN'ORDINANZA SINDACALE VIETA I CANNABIS SHOP NEI PRESSI DI SCUOLE, LUOGHI DI CULTO, PARCHI GIOCHI - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

SORRENTO: UN’ORDINANZA SINDACALE VIETA I CANNABIS SHOP NEI PRESSI DI SCUOLE, LUOGHI DI CULTO, PARCHI GIOCHI

SORRENTO:  UN’ORDINANZA SINDACALE VIETA I CANNABIS SHOP NEI PRESSI DI SCUOLE, LUOGHI DI CULTO, PARCHI GIOCHI

SORRENTO: UN’ORDINANZA SINDACALE VIETA I CANNABIS SHOP NEI PRESSI DI SCUOLE, LUOGHI DI CULTO, PARCHI GIOCHI

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( a cura di Giulia Maresca) – Un’ordinanza che ha il sapore di un altro tempo: Massimo Coppola vieta i sexy e cannabis shop vicino alle chiese:”Urtano la sensibilità delle signore che vanno a messa”.

Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha emesso un’ordinanza che vieta i sexy shop e negozi che vendono canapa o derivati nei pressi di chiese, scuole e luoghi di aggregazione.

Nel provvedimento il sindaco sottolinea che tali attività commerciali possono ledere l’etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti, che frequentano la famosa località di Sorrento.

Il sindaco evidenzia che i possibili effetti non sono soltanto di natura etica e morale, ma sconvolgono la sensibilità dei residenti e dei minori nelle vicinanze.

Il decreto elenca una serie di “luoghi sensibili”, tra cui chiese, luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione.

La normativa vieta l’apertura di cannabis shop, sexy shop e attività simili entro 200 metri da questi luoghi sensibili. Chiunque desideri avventurarsi in questo settore dovrà farlo in periferia.

Resta il problema del cannabis shop presente sul Corso Italia attualmente, il sindaco ha replicato cosí:”Lungo il nostro corso principale, già prima della mia elezione, si aperto un canapa shop. E questo negozio ha un cartonato di Bob Marley sul marciapiede. L’anno prossimo non gli concederemo più il permesso di occupazione al suolo pubblico”.

Mantenere questi negozi in periferia dimostra che non fanno parte della nostra vita quotidiana, ma sono etichettati come qualcosa che deve essere nascosto agli occhi di tutti.

Ma non si viola nessuna legge se si compra in questi negozi. Ma vietando l’apertura di questi negozi nel centro del paese si favorisce l’acquisto online di questi prodotti, invece di favorire le attività presenti sul suolo sorrentino.

Gaetano Milone

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