SORRENTO: LA CORTE DEI MIRACOLI CHIEDE SOLIDARIETA’ TRUFFALDINA AL CONSIGLIO COMUNALE
Insistere sul travisamento dei fatti ad opera di squallidi personaggi assoldati dal gestore della Corte dei Miracoli Sorrentina sarà certamente di discussione in sede giudiziaria dove i galantuomini tirati in ballo hanno depositato le proprie documentate verità.
Ma tentare di cavalcare la tigre facendo passare per vittime i carnefici documentati del malaffare sorrentino è la classica goccia che fa traboccare il “Vaso di Pandora” con relativa fuoriuscita di tutte le nefandezze messe in atto dalla famigerata e nota famiglia di delinquenti sorrentini.
“Costringere” un consigliere comunale di maggioranza, titolare di una accorsata agenzia immobiliare che si occupa tra l’altro – come assicurato dai soliti bene informati – della gestione di una quarantina di B&B, con una dichiarazione dei redditi di ben 8mila – dico ottomila euro ( di questo faremmo dettagliata relazione alla Guardia di Finanza), a presentare e poi clamorosamente ritirare “richiesta” di messa all’o.d.g. del consiglio comunale dei tentativi di “aggressione” al topino comunale scampato per adesso alla “derattizzazione”. E’ questa, onesti amici sorrentini, la seconda “palla corta” del “truffatore” sorrentino.
Dopo la revoca clamorosa del finanziamento di 50mila euro “ad personam” della mostra sul pittore (non edile), Domenico Fiorentino, un altro maldestro tentativo di mettere in cattiva luce chi non è alleato al “sistema” come ci ricorda Michelangelo Scannapieco.
Intanto “Quasimodo” dichiarato dal padre e da amici fedeli al malaffare “malato” frequenta palestre ( chi è il medico che ha accertato la sana e robusta costituzione) discoteche e la by night sorrentina.
Sindaco quando ti liberi di questi “pesi morti”.